Renault Zoe
Prova Opel Corsa-e
Gennaio 2021
Parte dell’impero GM dal 1929, Opel fu acquisita nel 1927 dai nostri “cugini” d’oltralpe, il gruppo PSA, ed e’ ora parte del colosso Stellantis, originato dalla fusione tra i gruppi PSA e Fiat Chrysler Automobiles il 16 gennaio 2021, quindi poche settimane prima della pubblicazione del nostro articolo.
Barcamenandosi ormai da qualche anno tra alti e bassi, Opel rischia ora il fallimento e chiede aiuti statali alla cancelliera Merkel che ha tentato invano di salvare i tanti posti di lavoro in gioco nella fabbrica di Rüsselsheim, quartier generale del marchio (situato a sud di Francoforte sul meno).
Interessante sapere che il logo Opel rappresenta un fulmine (blitz) stilizzato, forse un segno premonitore per rappresentare la futura generazione delle versioni a elettroni.
Opel Corsa-e
Opel, dal 2020 ha inserito nei propri listini il modello Corsa nella versione elettrica. In sinergia con il gruppo PSA, la Opel Corsa viene prodotta beneficiando della stessa piattaforma della Peugeot 208 elettrica, stesso discorso per unità elettrica e pacco batteria da 50 kw/h.
I due marchi a livello di prestazioni si differenziano di poco, tranne la scelta del setup delle sospensioni. Probabilmente chi deciderà per un marchio e l’altro terrà in considerazione quanto appena detto. Seppure, entrambe strizzano “l’occhio” a un pubblico giovanile, una carta in più da giocare ce l’ha la Corsa. Linee pulite senza inutili artifici, vedi il frontale della 208 dominato da una calandra troppo vistosa, con i fari a led che si sviluppano alla base dei fanali anteriore sino all’attacco dello spoiler. Non ci piace. Molto meglio esteticamente il progetto Opel. Per questi motivi abbiamo preferito prendere in esame la Opel Corsa: un po' meno esagerata nel design, più tradizionale e pulita nelle linee. Ciò non vuol dire che non sia al passo con i tempi.
Piccola premessa: in un primo momento dopo essere stati ricevuti dal concessionario dietro appuntamento per la prova su strada, e, visto il modello all’interno del salone espositivo, dobbiamo confessare che, dopo aver dato uno sguardo fugace agli interni la nostra un’impressione era alquanto negativa. Incredibile!! Un secondo dopo all’esterno del salone espositivo, troviamo l’auto della nostra prova pronta per l’esperienza di guida a tutto elettrico, con un giudizio completamente “capovolto”, riferito agli interni. Può succedere a chiunque. Quindi un consiglio, prestate attenzione al momento di scegliere qualunque modello, prendetevi il tempo necessario. Potreste pentirvi in un secondo momento quando ormai avete già firmato il contratto!
Esterno:
Tutto ha inizio nel lontano 1982 con la comparsa della prima serie con il codice identificativo di fabbrica serie “A”. All’epoca ebbe un discreto successo sul mercato italiano, consolidatosi negli anni successivi ed inserendosi tra le prime dieci più auto vendute in Europa del proprio segmento.
Partiamo dal frontale, ampio pulito ed essenziale, con la calandra ben dimensionata. I fari a led ci piacciono molto e ben si integrano tra il passaruota e il cofano motore. Le superfici vetrate (parabrezza e finestrini laterali) sono ben proporzionate, mentre il lunotto e’ appena sufficiente, ma in linea con la concorrenza. La fiancata insieme al frontale è la parte più riuscita e donano carattere all’insieme. Il posteriore non ci fa impazzire, tranne per i fanali che danno continuità alle linee.
Dimensioni
- Lunghezza: 402 cm
- Larghezza: 174 cm
- Altezza: 148 cm
- Passo: 251 cm
- Peso: 1445 kg
- Bagagliaio: 3O8 l
Equipaggiamento cerchi e pneumatici auto in prova:
- cerchi in lega da 17” (serie 16”)
- pneumatici Michelin 205/45 R 17
Interno:
Entriamo per posizionarsi alla guida: la portiera ha una apertura ampia mentre la seduta ha un profilo basso. Ripetiamo la stessa operazione per accedere al divano posteriore. Notiamo una certa difficoltà di accesso in quanto l’angolo di apertura della portiera è più stretto così pure il profilo del tetto con un andamento verso il basso che ci costringe a un leggero contorsionismo, sicuramente penalizzante per le persone di statura medio alta.
La sensazione, una volta seduti al posto di guida, e’ quella di essere avvolti a livello delle cosce permettendo un perfetto ancoraggio del corpo, poi validata nella nostra prova su strada. Il volante sportivo ha le giuste proporzioni. La plancia potrebbe essere un chiaro punto di riferimento anche per le classi di segmento superiore, per pulizia delle linee, sensazione di robustezza e ottime finiture. Azzeccato il display centrale da 7” (disponibile sul modello in prova) orientato verso chi guida.
Il nostro esemplare era dotato di sensori di parcheggio e telecamera per l’assistenza al parcheggio e visione a 180 gradi. La ricarica di Tablet, cellulari e simili, comprende prese usb sistema wireless. L’infotainment con sistema touch permette la connettività ad Apple CarPlay e ad Android, ordinabile in due versioni:
Multimedia navi da 7” (nella vettura in prova), oppure il Multimedia pro da 10” in opzione. Un piccolo appunto al sistema multimediale, che presenta una risoluzione non proprio chiara se paragonata a quella disponibile sulla concorrente diretta, la Renault Zoe. Secondo noi da migliorare. Le varie funzione accessorie tipo la regolazione del clima, la sintonia della radio, la gestione del navigatore (optional) sono di semplice utilizzo.
Ciò che veramente non ci piace è il cruscotto. Sottodimensionato (vedi foto), con tutte le indicazioni visibili all’interno, purtroppo, non sempre di facile lettura. Da rivedere.
Ci convince invece la qualità dei materiali utilizzati di ottima fattura. Si respira un ambiente moderno, elegante e al contempo sportivo, ben fatto. Ottimo lavoro. Nella seduta posteriore si sta leggermente più bassi ma comunque comodi. Vano bagagli nella media del segmento: 308 litri con lo schienale alzato.
Motore elettrico:
La Opel Corsa-e e’ spinta da un motore elettrico trifase.
- Potenza 100 kw (136 cv)
- Coppia massima 245 Nm
- Pacco batterie 50 kwh
Prestazioni rilevate da no-speedlimit.it:
Velocità massima | 151 km/h |
Spazio di frenata | |
da 100 a 0 km/h | 40.4 m |
da 60 a 0 km/h | 13.9 m |
Tempo di arresto | |
da 100 a 0 km/h | 2.9 secondi |
da 60 a 0 km/h | 1.7 secondi |
Accelerazione | valore medio rilevato |
da 0 a 100 km/h | 8.8 secondi |
Combinato | valore medio rilevato |
da 0 a 100 a 0 km/h | 14.3 secondi |
Valore G max (Pk) laterale | 0.78 G | Valore G max (Pk) longitudinale in accelerazione | 0.51 G |
Valore G max (Pk) longitudinale in frenata | 1.07 G |
Autonomia:
Dichiarata sino a 330 km di percorrenza, lontani comunque dal valore riscontrato dalla nostra prova su strada. Il nostro test si è svolto prevalentemente su strada urbana, extraurbana e per circa 20 km, su percorso autostradale. Avvalendoci della nostra strumentazione abbiamo misurato vari parametri di accelerazione e di ripresa e il comportamento del motore elettrico in fase di sorpasso, mostrando un piglio da vera sportiva. “Vagabondando” in giro per vie cittadine e spostandoci nei paesi limitrofi avendola a disposizione per un fine settimana. Tre giorni di puro divertimento, nei quali siamo riusciti ad ottenere una autonomia media di 245 km.
Usandola solo nei percorsi urbani come per le full hybrid, l’asticella dell’autonomia a disposizione s’innalza a toccare i quasi 290 km di autonomia. Tenete presente sempre le condizioni meteo, la zona di utilizzo (pianura diverso dalla collina e dalla montagna). Fondamentale è lo stile di guida.
In autostrada viaggiando a velocità sostenuta per circa 15 minuti la nostra autonomia e scesa a vista d’occhio. Se viaggiamo alla massima velocità fino ad esaurimento della carica non aspettiamoci lunghe percorrenze. Stesso discorso per tutti i modelli full elettrici, Tesla compresa. Utilizzando la vettura statunitense nella versione di punta col pacco batteria da 100 kw/h, avevamo dimezzato l’autonomia nel giro di 20 minuti sfruttandolo alla massima potenza disponibile. Quindi in termini di autonomia tutto e’ molto relativo. I modelli sino ad ora provati (Nissan Leaf prima e seconda generazione, Renault Zoe, Tesla, Fiat 500 elettrica, etc), hanno tutti lo stesso problema: consumo elevato delle batterie. L’elettrico ha sicuramente tanti vantaggi per contro, laddove dovessimo utilizzare l’auto prevalentemente per viaggi autostradali, allora dovremmo dare per scontato una maggior frequenza di fermate per la ricarica.
In che modo possiamo ricaricare le batterie?
La Opel corsa ha a disposizione due sistemi di ricarica. Sul lato sinistro posteriore sono alloggiate i due tipi di prese:
- tipo 1 che supporta da 3 a 7 kw/h,
- tipo 2 che supporta da 11 a 22 Kw/h
Con il tipo 1 utilizziamo una delle due prolunghe in dotazione adatta per allacciarsi ad una qualunque presa domestica che ci fornirà al massimo 3,5 kw/h. Per fare il “pieno” delle batterie, dobbiamo quindi munirci di tanta pazienza: allacciando la nostra auto alla presa del nostro box per di 11 ore, avevamo immagazzinato solo 70 km di autonomia.
Con il tipo 2 riduciamo drasticamente i tempi di attesa: installando una Wallbox nel nostro garage la capacità minima di ricarica sarà tra gli 11 kw/h ed i 22 kw/h, quindi, per chi usa frequentemente l’auto sarà una scelta obbligata. In questo caso possiamo considerare per il pieno, appena 4/5 ore max.
Raccomandazione: Ogni qualvolta effettuiamo la ricarica, facciamo attenzione alla corretta sequenza del collegamento dei cavi onde di evitare di ritrovarsi con le batterie scariche, come e' successo anche a noi. Spina nel fianco :) per il momento delle auto elettriche. Immaginate di aver programmato un'uscita fuori porta? Rinunciate. Oppure posticipate l’uscita, per le ore necessario al pieno di energia.
Consigliata per uso urbano extraurbano, brevi tratti autostradali.
Come si guida
Entrati a “bordo” non ci resta che effettuare le regolazioni di routine. La classica chiave di avviamento e’ oramai un lontano ricordo: ci basta una leggera pressione sul pulsante con la scritta “start” e siamo pronte a partire. La strumentazione digitale, di modeste dimensioni, prende “vita”. A questo punto, la grafica essenziale ci evidenzia oltre alle consuete indicazioni, l’autonomia residua delle batterie. Interessante, su questo tipo di vettura, il selettore per impostare tre livelli di guida:
- eco
- normal
- sport
Se scegliamo la posizione eco, la centralina è programmata per ottimizzare l’autonomia a scapito delle prestazioni (drasticamente ridotte). Nei tratti autostradali è meglio evitarla: ci troveremo con la velocità limitata dal costruttore a 110 km/h (contro 151 km/h dichiarati).
La posizione eco va invece sfruttata al meglio in combinazione con il selettore posta sulla leva del cambio automatico contraddistinta dalla lettera “B”, che si seleziona slittando la leva verso destra. Il mode “B” (brake) sta a significare freno rigenerativo. E’ di fondamentale importanza per recuperare l’energia cinetica normalmente persa nei tragitti cittadini.
Abbiamo notato che, rispetto a modelli precedentemente provati, il recupero rigenerativo è meno marcato: pensiamo che sia una scelta voluta per mantenere comunque una certa linearità tra la fase di accelerazione e decelerazioni.
Normal è la posizione intermedia, preferibile nella guida extraurbana, tangenziali e autostradale, evitando l’inserimento “B”, privilegiando in tal modo la fluidità di marcia. Ci regalerà una guida più redditizia (sempre con consumi contenuti): il giusto compromesso fra prestazioni ed autonomia.
Selezionando sport, abbiamo il piacere e il brivido di guidare una piccola sportiva pepata come lo erano i modelli degli anni 80. Chi non se lo ricorda le mitiche "hot hatch" di allora in testa la VW Golf Gti seguita a ruota dalla Peugeot 206 Gti, tra le più vendute all’epoca. Dinamica, capace di accelerazioni fulminee. Confermata dai rilevamenti effettuati nel coprire lo zero a cento, in soli 8,7 sec. Valore leggermente superiore a quella dichiarata (comunque eccezionale). Divertentissima soprattutto nei percorsi pieni di curve, regalandoci una spinta immediata unita da un’ottima trazione. Ci piace, doti da vera sportiva. Specialmente su fondi viscidi l’ottimo telaio fa la differenza, laddove in genere i modelli a trazione elettrica non eccellono a causa dell’eccessivo peso del pacco batteria. Nei tre giorni della nostra prova la temperatura esterna oscillava tra 0 e 8 gradi, che ci ha concesso di valutare l‘equilibrio generale del setup delle sospensioni a livello di rollio e di beccheggio (sempre limitato), rimanendo incollata all'asfalto.
Esagerando nell’inserimento nelle rotonde, ha comunque una guida intuitiva facilitando la guida anche per i “neofiti”. Nella guida in rettilineo, mantiene la “rotta” senza seguire i disallineamenti del fondo stradale. Smorza impeccabilmente le irregolarità in presenza di buche e di piccoli dossi. Lo sterzo consente un angolo di manovra molto stretto, quindi ci facilita le manovre di parcheggio e nelle inversioni a “u” in piccoli spazi. Il rotolamento dei pneumatici non disturba nemmeno ad andature elevate, merito di una perfetta insonorizzazione. Stesso discorso vale per i flussi d’aria che investono il corpo vettura: il rumore causato dai fruscii e’ molto limitato. Nostro giudizio: 10.
Tirando le somme cosa ci piace e non ci piace?
Pregi:
- motore elettrico potente
- comportamento stradale ottimo
- sospensioni perfette, si adattano a qualsiasi fondo stradale
- linea moderna
- visibilità buona
- sedili comodi
- plancia dal design moderno
Difetti:
- cruscotto sottodimensionato, grafica non sempre di facile lettura
- risoluzione del display 7” da migliorare
- autonomia limitata in rapporto al prezzo
- comandi del volante poco intuitivi