1998 - 911 Turbo
PORSCHE Press Information 2000
Porsche 911 (996) Turbo
Presenza dinamica
Nelle parti anteriore e posteriore la nuove 911 Turbo si distingue nettamente dagli altri modelli Carrera. Anteriormente sono tre le voluminose prese d'aria che con il loro rivestimento in tonalità scura documentano il notevole fabbisogno d'aria di raffreddamento e che, unitamente ai proiettori di nuovo disegno, conferiscono una personalità nettamente distinta ala Turbo. Posteriormente sono l'alettone, anch'esso nato da un progetto nuovo, e le prese d'aria per il sistema di intercooler a dominare l'aspetto della vettura. Sotto i parafanghi allargati fanno spicco i cerchi in alluminio da 18 pollici, realizzati a razze cave in disegno specifico per la Turbo, con pneumatici anteriori da 225/40 R 18 e posteriori da 295/30 R 18.
Al di là dei 300
Col cambio meccanico a 6 rapporti, previsto di serie, la Turbo impiega esattamente 4,2 secondi per bruciare lo 0- 100 km/h. Dopo altri cinque secondi la lancetta del tachimetro si trova già sui 160 km/h. Con una velocità massima di 305 km/h la nuova 911 Turbo è la più veloce dell'attuale gamma dei modelli Porsche di serie.
Potenza motrice di tutto rispetto
Anche sul versante della potenza motrice la 911 Turbo si classifica in testa agli attuali modelli della Casa. Respirando attraverso due turbocompressori con rispettivi intercooler, il 6 cilindri boxer eroga 309 kW (420 CV) a 6.000 grv/mn. La sua cilindrata totalizza 3.600 centimetri cubi. Già a partire da 2.700 giri/min mette a disposizione la coppia massima di 560 Nm.
Trazione integrale di serie
La 911 Turbo riprende essenzialmente la tecnica di trazione integrale della Carrera 4. Però a porsi in primo piano non è tanto la trazione, ma piuttosto il conseguimento di proprietà fuori dal comune per le prestazioni e la sicurezza di stabilità. La sicurezza attiva è assistita in misura importante dal sistema di controllo stabilità Porsche Stability Management (PSM). anch'esso previsto di serie sulla nuova 911 Turbo. La combinazione di trazione integrale, PSM e taratura sportiva dell'assetto, ribassato di 10 millimetri, assicura un livello di sicurezza attiva finora mai raggiunto.
Debutto del Tiptronic S
Con la nuova Porsche 911 Turbo la Casa offre per la prima volta il cambio Tiptronic S su questa variante di modello. Questo cambio automatico a 5 velocità, peraltro utilizzabile manualmente tramite i rispettivi pulsanti incorporati nel volante, è stato adeguato appositamente allo spiegamento di potenza del motore della Turbo. Nella versione Turbo del Tiptronic S i cinque programmi di cambiata memorizzati nell'elettronica di gestione del cambio sono stati sostituiti da appositi punti d'intervento, che si adeguano in modo continuo al rispettivo stile di guida e alla topografia del percorso.
Equipaggiamento di serie nettamente più completo
In aggiunta a quelle che sono le dotazioni di serie dei modelli Carrera, la nuova Turbo comprende la verniciatura metallizzata, un'ampia rifinitura in pelle, sedili a regolazione elettrica con memoria posizione sul lato guida nonché un volante sportivo a tre razze con stemma Porsche in colore. Inoltre la Turbo monta serie il computer di bordo e lo sbloccaggio elettrico del cofano bagagliaio e motore. La chiave con telecomando permette sia l'apertura del cofano bagagliaio che l'attivazione della memoria posizione sedile.
Boxer dalla carica impressionante
"La musica suona nella parte posteriore della vettura". Se questo detto è vero da sempre per una Porsche 911, a maggior ragione lo è per una Turbo. Ovviamente anche per la nuova 911 Turbo, che la Casa, dopo una pausa di circa due anni, schiererà sulla linea di partenza nell'anno 2000. Perché "l'orchestra" di 6 cilindri, 24 valvole e due turbocompressori con rispettivi intercooler possa musicare spiegando tutta la sua forza e capacità, la Casa le ha confezionato un abito su misura.
I parafanghi posteriori allargati di 65 millimetri la coda della vettura, creando lo spazio necessario per i cerchi in lega a razze cave da 18 pollici, che la vettura monta di serie con pneumatici nella dimensione 295/30 R 18. Inoltre si è creato così anche lo spazio richiesto per le prese d'aria degli intercooler, ricavate con linee molto armoniose nelle fiancate posteriori. Sempre nella parte posteriore, l'aspetto marcatamente dinamico e nel tempo stesso elegante del nuovo modello al vertice della gamma Porsche è messo in risalto della presenza dell'alettone estraibile di nuovo progetto nonché da un rivestimento posteriore di nuova configurazione e dotato di rispettive uscite per l'aria di sovralimentazione. La parte anteriore della vettura ricorda ormai solo lontanamente la linea della 911 Carrera. Qui sono tre voluminose prese d'aria che con il loro rivestimento in tonalità scura segnalano la fame di aria fresca. Al fine di soddisfare le esigenze aerodinamiche e termodinamiche, il nuovo design della vettura è stato realizzato unitamente a un ampio lavoro di ottimizzazione del sistema complessivo. Per garantire un efficiente attraversamento fluidodinamico dei radiatori è stata svolta una nuova progettazione e messa a punto per le prese d'aria, i supporti dei radiatori nonché per i condotti di apporto e scarico aria.
Pacchetto di forza gigantesca
A "fare musica" nel posteriore della vettura ci pensa un 6 cilindri boxer con 3.600 centimetri cubi di cilindrata, che con l'auto dei due turbocompressori eroga una potenza massima di 309 kW (420 CV) a 6.000 giri/min, mentre nella fascia di regime da 2.700 a 4.600 giri/min mette a disposizione la sua coppia massima di 560 Nm. Come nel motore 911 di serie, il raffreddamento dei cilindri e delle testate avviene a schema cross-flow, con passaggio dell'acqua di raffreddamento dal lato caldo a quello freddo, facendo ottenere un risultato ottimale in termini di omogeneità della distribuzione termica. Il calore ceduto dall'olio motore viene assorbito dall'acqua di raffreddamento tramite uno scambiatore termico olio/acqua. la cui capacità di dissipazione termica è stata incrementata del 10 per cento rispetto alla 911 Carrera. Data la potenza motrice nettamente più alta della nuova 911 Turbo è stato necessario sia incrementare con oltre il 50 per cento la superficie complessiva dei radiatori rispetto alla 911 con motore aspirato, sia aumentare in modo corrispondente la mandata delle rispettive ventole di raffreddamento. Lo spostamento e il dimensionamento dei tubi dell'acqua di raffreddamento nel frontale della vettura è stato adeguato ai diversi valori di resistenza dei radiatori dell'acqua, al fine di incrementare, unitamente a una rapportatura diversa della pompa dell'acqua, la portata d'acqua di raffreddamento internamente al sistema.
Il ciclo di ricambio della carica è gestito tramite 4 valvole per cilindro. Differentemente da quanto avviene per la 911 Carrera, sia le valvole di ammissione che quelle di scarico lavorano con molle doppie, onde assicurare una perfetta chiusura delle valvole anche in presenza delle forze maggiori risultanti dalla loro fasatura spiccatamente dinamica. Sulla nuova 911 Turbo il variatore di fase sul lato ammissione è stato perfezionato con l'aggiunta, sempre sul lato ammissione, di un commutatore della corsa valvole, La Porsche ha coniato la denominazione "VarioCam Plus" per questo nuovo sistema, che permette di ottimizzare il compromesso tra potenza massima e coppia massima, consentendo al tempo stesso di ridurre il consumo di carburante e di migliorare la rotondità di funzionamento del motore.
Come già avvenuto per la Turbo precedente, i due turbocompressori operano in circuitazione parallela. La buona caratteristica di risposta è garantita da uno scarso volume nel tubo d'aspirazione e da collettori di scarico corti, mentre il raffreddamento dell'aria di sovralimentazione assicura un elevato grado di riempimento dei cilindri e una scarsa sollecitazione termica dei componenti. L'aria aspirata giunge ai due compressori attraverso un gruppo filtro comune. Successivamente ciascuno dei flussi di aria compressa attraversa un rispettivo intercooler (alloggiati rispettivamente nei passaruota, a valle delle ruote posteriori della vettura), per andare a congiungersi a monte dell'attuatore che gestisce l'E-gas. Le cosiddette waste gate sono incorporate nelle scatole delle turbine. La regolazione dei turbocompressori avviene tramite una comune valvola di fasatura. Le waste-gate aprono a partire da ca. 1,85 bar, valore che viene raggiunto a circa 2.500 giri/min del motore. Con l'incremento del regime di funzionamento interviene, in condizione di pieno carico, un calo della pressione di sovralimentazione, che in presenza della fascia di potenza nominale ammonta a circa 1,65 bar.
Più veloce della GT3
Le prestazioni di guida della nuova 911 Turbo si possono definire senzameno "strabilianti" e superano perfino i valori della GT3. Da ferma, la Turbo col cambio meccanico a 6 rapporti di serie raggiunge i 100 orari in 4,2 secondi, mentre in 9,2 secondi raggiunge i 160 km/h. Solo a una velocità di 305 km/h si spegne la sua voglia di andare più forte. L'esuberante coppia massima di 560 newtonmetri non lascia dubitare che la nuova Turbo sia eccezionale anche in materia di elasticità. Per la prova di ripresa da 80 a 120 km/h in 5a impiega esattamente 5 secondi.
Sistema di trazione per tutti
Come la sua sorella precedente, la nuova 911 Turbo monta di serie un sistema di trazione integrale che, a seconda delle condizioni di marcia, trasmette al fondo stradale fino al 40 per cento della forza motrice tramite le ruote anteriori con pneumatici da 225/40 R 18. Però a porsi in primo piano non è tanto la trazione, quanto piuttosto il conseguimento di proprietà fuori dal comune circa le prestazioni e la sicurezza di guida. La tecnica è ripresa essenzialmente dalla Carrera 4, con la sola eccezione che l'albero cardanico ha richiesto un adeguamento in lunghezza. La ripartizione della forza motrice all'avantreno è realizzata tramite un giunto viscoso a lamelle. La soluzione offre, tra l'altro, il vantaggio che in curva il muso della vettura non tenda ad allargare la traiettoria in modo estremo, facendo ottenere un comportamento neutro.
La stabilità dinamica è assistita in misura importante dal sistema Porsche Stability Management (PSM), previsto di serie sulla nuova 911 Turbo. Tramite sensori il sistema riesce a individuare se la vettura segua la traiettoria voluta dal conducente. Qualora, in situazioni estreme, ciò non fosse il caso, il PSM farà intervenire in modo mirato i freni delle ruote, ristabilizzando la vettura. Se ciò non dovesse bastare, il sistema interverrà inoltre nella gestione del motore, riducendone l'erogazione di potenza. La combinazione di trazione integrale, sistema PSM e taratura sportiva dell'assetto, abbassato di 10 millimetri, assicura un livello di sicurezza attiva finora mai raggiunto.
Raffinatissimo equipaggiamento di serie
La nuova 911 Turbo si presenta con una dotazione di serie molto completa e pregiata. In aggiunta a quelle che sono le dotazioni di serie dei modelli Carrera, che a partire dal model year 2000 sono comprensive di climatizzatore automatico e sintolettore a cassette, la nuova Turbo comprende la verniciatura metallizzata, un'ampia rifinitura in pelle, sedili a regolazione elettrica con memoria posizione sul lato guida, un pacchetto hi-fi nonché il volante sportivo a tre razze con stemma Porsche in colore. Inoltre la 911 Turbo monta serie il computer di bordo e lo sbloccaggio elettrico del cofano bagagliaio e motore. La chiave con telecomando permette sia l'apertura del cofano bagagliaio che l'attivazione della memoria posizione sedile.
Un ulteriore punto luminoso del corredo è dato dai nuovi proiettori, che unitamente alla nuova linea del frontale e ai parafanghi allargati conferiscono una personalità marcatamente distinta al nuovo modello top della gamma Porsche. I cosiddetti proiettori "Bi-Xenon", che rimarranno dominio esclusivo della 911 Turbo, illuminano la strada proiettando attraverso una lente con 70 mm di diametro la luce prodotta dalle lampade allo xeno D2S. Mediante la rotazione di un diaframma viene ottenuto un ingrandimento della superficie di emissione luminosa rispetto alla luce anabbagliante, realizzando conseguentemente una luce abbagliante allo xeno simile a quella diurna e con un ampio fascio luminoso. Come il sistema Litronic, i proiettori Bi-Xenon sono dotati di correttore automatico dell'assetto dei fari e di impianto lavafari.