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1968 - Sportomatic
Nel giugno 1994 Porsche invito' la stampa nel castello di Weitenburg per presentare una grande novità: il cambio Tiptronic S, antesignano di tutti gli automatici con comandi al volante ed evoluzione del Tiptronic presentato nel 1990. Stampa entusiasta, anche Walter Röhrl ne decanta le lodi. Potere del marketing!
La cartella, contenente le foto in bianco e nero e colori che pubblichiamo qui di seguito e le quattro diapositive, fu consegnata al giornalista Enrico Minazzi, che utilizzo' il materiale per un articolo sulla Gazzetta dello Sport del 13/07/1994. Un suo collega, Raffaele Sanguineti, aveva già pubblicato un articolo sul Tiptronic S il 7 luglio su "La Stampa". Entrambi gli articoli ed il resto del materiale erano nella cartella, cosi come ci e' stata consegnata.
Gli ingegneri della Porsche AG di Stoccarda hanno progettato un cambio con una logica di gestione in grado di soddisfare i piloti più esigenti. Parliamo del cambio automatico a due funzioni, innestabile sotto tiro, con convertitore di coppia e quattro rapporti, gestito dal cosiddetto "Porsche Tiptronic". In alternativa al cambio automatico a gestione elettro- nica attiva è possibile fare tutte le cambiate manualmente, come sul cambio meccanico. Il nuovo Tiptronic S è una ottimizzazione proposta per la 911 Carrera a partire dall'anno modello 1994/95 ed ha i comandi del cambio marcia integrati nel volante.
I due bilancieri del Tiptronic S, incassati nelle razze del volante, conferiscono esperienze di guida particolarmente emozionanti. Questo interessante intervento di ottimizzazione è accompagnato da una straordinaria manovrabilità del cambio. I bilancieri sono attivati soltanto quando la leva selettrice, che peraltro conserva tutte le sue doti di comando, si trova instradata nel piano manuale.
Una leggera pressione col police su uno dei tasti verso l'alto è sufficiente per passare al rapporto superiore e uno sfioramento verso il basso per scalare le marce. La posizione e la forma ergonomica dei bilancieri, ed il punto di scatto chiaramente avvertibile, escludono errori di cambiata, grazie anche al controllo elettronico del cambio. La marcia inserita è visualizzata sul tachimetro.
Il cambio marcia al volante porta a nuove emozioni di guida, la Carrera diventa ancora più vivace e pronta. Le rapide reazioni del cambio (senza interrompere il tiro), gestite con il pollice, dànno la sensazione di una spontaneità decisamente dinamica. Non dover più staccare le mani dal volante significa che il Porsche Tiptronic S è un reale contributo per la sicurezza attiva. Ma aumenta anche il confort. Le associazioni con i comandi delle attuali vetture da corsa sottolineano le emozioni che si provano con questo cambio automatico bifunzionale. Perfino i più appassionati del cambio manuale trovano sulla Porsche 911 Carrera con Tiptronic S un'alternativa da valutare seriamente.
Le moderne trasmissioni permettono di selezionare con un tasto due programmi automatici, uno economico e l'altro sportivo, Il Porsche Tiptronic propone cinque curve caratteristiche differenti memorizzate nella centralina elettronica. A seconda dello stile di guida e del tracciato del percorso è attivata la mappa più idonea. A questo modo si dispone di una gamma molto vasta di punti di innesto marcia, che spazia dalla variante molto economica di una guida tranquilla (cambiate ai bassi giri), fino alla dinamica completa, tirando le marce e scalando a numeri di giri relativamente elevati.
Comandi abbastanza violenti all'acceleratore, ad esempio su percorsi molto sinuosi, e frequenti accelerate di potenza provocano il passaggio progressivo tra le differenti mappe, fino a raggiungere eventualmente anche quella estremamente dinamica. La memoria elettronica prevede anche strategie corrispondenti alla prassi usuale di un cambio meccanico, ossia la scalata al momento della frenata davanti alla curva.
Oltre alle cinque mappe elettroniche, il programma intelligente di cambio marcia (siglato ISP Intelligentes Schaltprogramm) del Porsche Tiptronic S presenta le seguenti caratteristiche:
Tutte le funzioni automatiche sono controllate da appositi sensori. I parametri considerati sono la posizione e velocità della farfalla, il regime motore e l'accelerazione laterale.
Spostando il selettore dal piano automatico a quello manuale è possibile disporre, come sul cambio meccanico, della desiderata dinamicità di marcia. Una leggera pressione del selettore Tiptronic in avanti significa passare ai rapporti superiori, mentre indietro porta a scalare le marce. Apposite funzioni, gestite dai limiti del numero di giri del motore, escludono un inserimento errato. In questo caso la marcia può essere scelta al volante oppure con la leva del cambio.
Data la densità del traffico odierna, il tema delle trasmissioni automatiche diviene di attualità sempre maggiore. Ci sono molti automobilisti che vorrebbero si godere del comfort offerto da un cambio automatico, ma che in caso di necessità vogliono ancora intervenire loro stessi dinamica- mente nei cambi marcia. Specie se sono al volante di una vettura sportiva. Perciò a mio avviso il nuovo Tiptronic S sulla Porsche 911 Carrera è un'ottima soluzione
Per il conducente, l'innovazione più appariscente di questo cambio automatico bifunzionale che interviene attivamente durante la marcia è naturalmente il comando collocato dietro al volante. Durante l'inserimento delle marce ambedue le mani restano sul volante. Una lieve pressione con il pollice sulla leva a bilanciere attiva il cambio marcia, rendendo la guida ancora più attraente. Da un lato, ciò comporta un enorme guadagno in termini di sicurezza. D'altro canto, anche se potrebbe sembrare strano, proprio questo livello di sicurezza aumentato dà al conducente qualcosa come un "feeling da formula 1", Nelle trasmissioni televisive delle gare di formula 1, infatti, le riprese fatte con la tele- camera di bordo lo evidenziano chiaramente: anche in formula 1 i cambi marcia si effettuano al volante.
Personalmente la guida con il Tiptronic Porsche mi ricorda i miei tempi da rallista attivo. All'epoca guidavo una vettura da rally equipaggiata con un Tiptronic simile. Per la precisione si trattava del cosiddetto cambio Porsche a doppia frizione (PDK). II Tiptronic ne è una forma derivata. Già allora questa tecnologia mi affascinava, e mi è sempre dispiaciuto che non venisse mai perfezionata, All'epoca abbiamo ovviamente fatto delle prove-confronto. I risultati erano inequivocabili: con il cambio manuale, la vettura da competizione accelerava da zero a 100 chilometri orari in 3,4 secondi, mentre con il PDK lo faceva in 2,8 secondi. E tutto ciò che rendeva più veloce una vettura da rally andava bene.
Nella circolazione sulle strade pubbliche questo vantaggio naturalmente non è il principale metro di giudizio. La vera qualità del Tiptronic non si riflette nella velocità, bensi in una serie di raffinati det- tagli tecnici, il cui effetto per il pilota dopo lunghe prove su strada si possono chiaramente sintetizzare come segue: più comfort, più sicurezza - e una guida sportiva più divertente che con una trasmissione automatica di tipo tradizionale.
Un altro vantaggio: chi ha voglia di procedere a un'andatura confortevole può selezionare il funziona- mento automatico. Se si privilegia invece un'andatura dinamica, basta spostare la leva nella griglia manuale. Una specie di cervellone intelligentissimo gestisce lo svolgimento delle varie funzioni, e vari sensori vigilano attentamente lo svolgimento delle stesse come una specie di polizia elettronica. In altre parole, il programma intelligente preposto alla gestione dei cambi marcia si adegua allo stile di guida adottato in precedenza dal conducente. Se accelero lentamente, il programma non passa alla marcia inferiore. Se pigio l'acceleratore con maggiore decisione, segnalando una guida sportiva, il programma passerà più rapidamente a una marcia inferiore. Le varianti dei punti d'inter- vento spaziano da uno stile di guida prudente ed economico a uno stile dinamico e sportivo con motore fuorigiri e scalata in presenza di un alto regime di giri. Non va dimenticato un ulteriore punto interessante: non ho più un'interruzione della forza di trazione durante i cambi marcia. Ci si riflette in un comportamento stradale molto più regolare e scorrevole.
Per me però il punto più importante è il seguente: nelle regioni in cui il traffico è estremamente intenso il Tiptronic S permette una guida molto concentrata, rilassata e quindi sicura, pur conservando una nota sportiva. Questa combinazione mi piace in modo particolare."
L'odierna densità automobilistica sulle strade richiede in misura crescente di limitarsi ai comandi essenziali, Il cambio automatico facilita sensibilmente il guidatore, la sua progettazione tradizionale non riesce tuttavia a soddisfare le esigenze di dinamicità di una vettura potente, come invece farebbe un cambio meccanico. Con un cambio automatico è possibile raggiungere la grinta soltanto usando la gestione elettronica intelligente e adeguate strategie di cambio marcia, recuperate dalla guida pratica.
Gli ingegneri della Dr. Ing. h.c. F Porsche AG di Stoccarda hanno progettato un cambio con una logica di gestione in grado di soddisfare i piloti più esigenti. Parliamo del cambio automatico a due funzioni, innestabile sotto tiro, con convertitore di coppia e quattro rapporti, gestito dal cosiddetto "Porsche Tiptronic". In alternativa al cambio automatico a gestione elettronica attiva è possibile fare tutte le cambiate manualmente, come sul cambio meccanico. nuovo Tiptronic S è una ottimizzazione proposta per la 911 Carrera a partire dall'anno modello 1994/95 ed ha i comandi del cambio marcia integrati nel volante.
Sulla Porsche 911 Carrera dell'anno 1994/95 il nuovo Tiptronic S con due bilancieri, incassati nelle razze del volante, conferisce esperienze di guida particolarmente emozionanti. Questo interessante intervento di ottimizzazione è accompagnato da una straordinaria manovrabilità del cambio. I bilancieri sono attivati soltanto quando la leva selettrice, che peraltro conserva tutte le sue doti di comando, si trova instradata nel piano manuale. Tutte le 911 Carrera a partire del model year 1993/94 possono essere 'aggiornate" con questo nuovo sistema.
Con le mani che impugnano correttamente il volante, basta una leggera pressione col pollice su uno dei tasti verso l'alto per passare al rapporto superiore e uno sfioramento verso il basso per scalare le marce. La posizione e la forma ergonomica dei bilancieri, contraddistinti dal monogramma "Tiptronic", ed il punto di scatto chiaramente awertibile, escludono errori di cambiata, grazie anche al controllo elettronico del cambio. La marcia inserita è visualizzata sul tachimetro.
Il cambio marcia al volante porta a nuove emozioni di guida, la Carrera diventa ancora più vivace e pronta. Le rapide reazioni del cambio (senza interrompere il tiro), gestite con il pollice, dànno la sensazione di una spontaneità decisamente dinamica. Non dover più staccare le mani dal volante significa che il Porsche Tiptronic S è un reale contributo per la sicurezza attiva. Ma aumenta anche il confort. Le associazioni con i comandi delle attuali vetture da corsa sottolineano le emozioni che si provano con questo cambio automatico bifunzionale. Perfino i più appassionati del cambio manuale trovano sulla Porsche 911 Carrera con Tiptronic S un'alternativa da valutare seriamente.
I cambi automatici con gestione elettronica delle cambiate sono ormai uno standard generale. Normalmente essi dispongono di due programmi selezionabili con un unico interruttore: "E" per economico e "S" per sportivo. Oltre alla particolare mappa elettronica per la fase di riscaldamento, il Porsche Tiptronic propone altri cinque programmi con differenti curve caratteristiche memorizzate nella centralina elettronica tra l'altro anche per il "lock up" del convertitore. A seconda dello stile di guida e del tracciato del percorso è attivata automaticamente la mappa più idonea.
La gamma dei punti di innesto marcia realizzabile con il Porsche Tiptronic spazia dalla variante molto economica durante la guida tranquilla (cambio ai bassi regimi), fino alla dinamica completa, tirando le marce e scalando a numeri di giri relativamente elevati. E' naturalmente determinante I'influenza del pilota. Comandi abbastanza violenti all'acceleratore, ad esempio su percorsi molto sinuosi, e frequenti accelerate di potenza provocano il passaggio progressivo tra le differenti mappe, fino a raggiungere eventualmente anche quella estremamente dinamica. I kick-down, cioè premere a fondo l'acceleratore con scalata nella marcia più bassa possibile, è sempre attivabile, però non necessario per la guida dinamica.
Oltre alle cinque mappe elettroniche, il programma intelligente di cambio marcia (siglato ISP Intelligentes Schaltprogramm) del Porsche Tiptronic S presenta le seguenti caratteristiche:
Quando è inserita la posizione "marcia automatica", il minimo cala a 700 giri/min. A seconda della pressione esercitata sull'acceleratore, la partenza awiene in I o II. Accelerando modestamente (angolo farfalla inferiore a 30 gradi), il Tiptronic parte in II per rispettare l'ecologia e l'economia. Queste soluzioni riducono la frequenza delle cambiate, sono molto confortevoli in manovra, e limitano la tendenza allo scorrimento in folle ad una misura definita vantaggiosa per la guida in colonna.
Tutte le funzioni automatiche sono controllate da numerosi sensori. I parametri considerati sono la posizione e velocità della farfalla, il regime motore, la velocità di marcia, l'accelerazione laterale, l'accelerazione longitudinale e la decelerazione longitudinale, il pedale del freno, come pure la temperatura olio del motore e del cambio. Per valorizzare i dati così rilevati e per reagire con logica, il computer calcola in continuità iltotale, il filtraggio, la media e la ponderazione dei dati.
Le nuove strategie meccaniche del cambio Tiptronic per la 911 Carrera (993) ottimizzano ancora la tollerabilità ambientale, le emissioni allo scarico e il confort Innanzitutto però propongono una caratteristica, la scalata durante una frenata al momento di inserirsi in una curva, che corrisponde alla realtà di guida con cambio meccanico. Un'altra caratteristica importante è la presa diretta del convertitore in II, III o IV. Questa funzione è gestita da una mappa, programmata specificatamente per ogni curva caratteristica. A questo modo è possibile ridurre i consumi, avere una maggiore efficienza del freno motore e disporre di prestazioni ottimali.
L'efficienza gestionale del Tiptronic è di gran lunga superiore alla moderne tecnologie dei cambi automatici e crea nuovi parametri di riferimento. In linea con la filosofia del centro di progettazione Porsche a Weissach, soltanto la potente ed intelligente gestione Tiptronic soddisfa tutte le richieste poste al cambio automatico delle vetture sportive Porsche.
Il giudizio è ancora più convincente, quando si porta il selettore dal piano automatico in quello manuale. A questo modo si dispone della desiderata dinamicità di marcia, usando i comandi al volante oppure la leva del cambio. Una leggera pressione del selettore Tiptronic in avanti significa passare ai rapporti superiori, mentre indietro porta a scalare la marcia.
Una volta raggiunti i limiti di giri del motore, sono attivate funzioni di sicurezza. Camminando ad esempio ad elevato regime motore, la scalata awerrà soltanto quando è escluso che possa arrecare danni al motore. Per impedire di mandare in fuorigiri il motore, è automaticamente inserita la marcia superiore. Quando il motore è al minimo e manca il segnala di cambio marcia, il sistema fa automaticamente una scalata per evitare di bloccare il motore. Tutti i comandi di innesto sono realizzati senza alcun problema.
Già negli anni 70 la Porsche ha creato pietre miliari nel settore dei cambi con il progetto PDK, un cambio a frizione doppia, commutabile sotto carico senza interrompere la forza traente. Il Tiptronic S prosegue questa tradizione. I programmi elettronici intelligenti propongono da un canto una facilitazione al pilota e premesse economiche ottimali. Dall'altro è possibile attuare in maniera ottimale la straordinaria dinamica di marcia di una sportiva di alte prestazioni, indipendentemente se con cambio automatico o meccanico. I comandi manuali del cambio impartiti al volante della Porsche 911 Carrera conferiscono al Tiptronic S un ulteriore punto di attrazione e soddisfano, allo stesso tempo, le sofisticate richieste poste alla guida sportiva.
I piloti della Porsche 911 Carrera che apprezzano il cruscotto della leggendaria sportiva non vogliono rinunciare ai classici cinque strumenti circolari ed al volante sportivo realizzati in materiali raffinatissimi. La 911 è sempre espressione di una perfetta armonia tra le richieste ergonomiche e le caratteristiche sportive, che sono i garanti delle prestazioni esaltanti e delle grandi emozioni di questa sportiva.
I progettisti e gli stilisti sono riusciti a conservare da una parte il cockpit classico della 911, realizzando dall'altro i necessari interventi per la sicurezza e il confort. Nei trenta anni di storia della 911 sono logicamente diventate più sofisticate le esigenze poste all'automobile.
Già all'epoca della sua prima presentazione nel 1964 la 911 fu la prima sportiva di serie con sterzo di sicurezza. Il progetto del piantone collassabile prevedeva che, in caso di urto, il tronco intermedio si piegasse, evitando a questo modo di penetrare nell'abitacolo. Insieme alle cinture di sicurezza a banderola, all'epoca ancora opzionali, Porsche diede un notevole contributo per proteggere gli occupanti della 911.
Negli anni successivi seguirono mportanti dettagli. Dopo pochi mesi il classico volante in legno della prima 911 dovette cedere il posto ad un volante in pelle che aveva un morbido cuscino integrato. Nel 1974 la Porsche introdusse nella serie il volante di sicurezza con parte integrata a deformazione. Nel 1987 seguì un'evoluzione determinante, quando la Porsche, come primo costruttore europeo, allestì di serie le vetture destinate agli USA con airbag lato pilota e passeggero. Dal 1991 la Casa sportiva tedesca fornisce tutte le macchine con questo sistema di sicurezza capace di salvare la vita.
In questo modo il capitolato predisposto per i progettisti conteneva sempre richieste che coinvolgevano anche il reparto stile. I primi volanti con airbag integrato apparivano rozzi, perché il volume del cuscino gonfiabile richiedeva molto spazio.
Per la nuova 911 Carrera, presentata nello scorso settembre 1993, i progettisti Porsche sono riusciti a trovare un sistema più efficiente per piegare il cuscino, che ha un ingombro decisamente ridotto. Per gli stilisti questo significava maggiore spazio di creatività. Sono, infatti, riusciti a disegnare un volante, la cui sobrietà non si distingue dai tradizionali volanti sportivi senza airbag. L'estetica è particolarmente piacevole perché in perfetta armonia formale con le linee eleganti del cruscotto.
L'impegno di trovare una soluzione per un volante elaborato non poteva tuttavia limitarsi al momento estetico e tattile. La vera sfida da affrontare dalla Casa sportiva era di migliorare parallelamente in modo qualificante l'ergonomia.
La già prospettata soluzione intelligente, di sistemare l'airbag nel volante, creava anche la opportunità di disporre i tasti del claxon nella piattaforma del volante. Questa soluzione era da sempre stata applicata sui modelli del passato che non avevano ancora l'airbag. A questo modo Porsche ha potuto rinunciare ai due tasti claxon nelle razze del volante. In caso di pericolo il pilota schiaccerà semplicemente - come già ai tempi precedenti rintroduzione dell'airbag - in qualsiasi punto del grande cuscino del volante, facendo così scattare il claxon. Anche questo è un contributo considerevole per la sicurezza di guida.
Il progetto non poteva tuttavia fermarsi a questa modifica orientata al miglioramento. Il raffinato volante con il cuscino integrante il claxon ha consentito di realizzare un'altra caratteristica. I comandi del cambio sono stati spostati sulle razze del volante, come si usa nel mondo delle corse. L'idea ha potuto trovare questa intelligente realizzazione soltanto, perché già dal 1990 Porsche propone il suo rivoluzionario Tiptronic, un cambio che consenta sia il comando manuale che quello automatico.
Il Tiptronic S, questa la sigla del nuovo cambio Porsche gestibile al volante, permette al pilota di fare le cambiate a suo piacere, premendo semplicemente col pollice sul bilanciere del volante. La sicurezza della guida è notevolmente superiore, perché non bisogna staccare le mani dal volante per cambiare la marcia.
L'idea sembra banale e logica, però la sua realizzazione è stata molto impegnativa per progettisti. Infatti, molti studi erano necessari per trovare la posizione e la forma ergonomicamente più corretta dei tasti. Prima di iniziare la produzione di serie dovevano essere risolti numerosi problemi, ad esempio se posizionare i tasti dietro oppure davanti sul volante, se sono più facilmente comandabili quando disposti vicino alla corona del volante oppure quando si trovano in una posizione piuttosto centrale.
Complessivamente erano undici le varianti esecutive sperimentate in lunghe serie di test. Le prove di guida sono state fatte SIa con persone di statura bassa che con un pilota alto due metri. Il risultato delle prove è convincente. Con il Tiptronic S Porsche propone il comando ideale integrato nel volante di una macchina di serie.
Con questa innovazione della Porsche, trovano grandi emozioni alla guida sia il pilota ambizioso che il guidatore orientato al confort, Anche questa soluzione dimostra la creatività e competenza tecnologica degli ingegneri di Casa Porsche.
Da quando il motore a combustione interna lasciò le basi fisse dei macchinari ed iniziò la trionfale evoluzione nell'automobile sono sostanzialmente cambiate le esigenze poste alla trasmissione. Laspetto ecologico, seguito con molta attenzione in questi ultimi tempi dall'opinione pubblica, ha portato ad emanare normative via via più restrittive per le emissioni di gas venefici e la rumorosità. In questo contesto il cambio assume un ruolo fondamentale, perché la sua progettazione e realizzazione è oggi, e sarà maggiormente in futuro, un compromesso ottimale tra l'ecologicità da un lato e le richieste degli automobilisti desiderosi di emozioni di guida.
Qualsiasi intervento che consideri le istanze del'ambiente non dovrà però penalizzare la richiesta di sportività e confort. Orientarsi esclusivamente agli aspetti ambientali significherebbe provocare il rifiuto della macchina da parte degli utenti.
Tutti i futuri progetti, che interesseranno la catena cinematica, dovranno puntare sul- Il'esigenza di fare un uso rispettoso delle risorse, senza con questo penalizzare l'accettazione.
I cambi manuali sono portatori del più grande potenziale di rendimento e di bilancio complessivo dei costi. Il progetto è molto esigente nei confronti del pilota, perché richiede la scelta della marcia giusta e una certa disponibilità ad accettare compromess di confort meccanico. Per molti utenti questa sfida, di disporre di un massimo di autonomia decisionale, è anche il motivo per una decisione positiva all'acquisto.
Ľ'accettazione dei cambi meccanici con molti rapporti è notevolmente cresciuta dopo l'introduzione del cambio sequenziale, che trova un numero crescente di appassionati nello sport su circuito e nei rally,. Nel piano principale è sufficiente una leggera pressione in avanti o indietro per il cambio marce, mentre il piano secondario serve ad inserire la retromarcia. Durante la fase di rotolamento della macchina una leggera pressione in direzione Q (quick shift) porta il cambio in posizione di partenza.
La filosofia del cambio sequenziale, già comprovata in vetture di serie, si distingue per la maggiore sicurezza e facilità dei comandi, I cambi esclusivamente meccanici sono piuttosto indicati per le utilitarie. Per le automobili di alte prestazioni saranno privilegiati sistemi servoassistiti, combinati a frizioni automatiche per la fase di partenza e i momenti di cambiata.
I consumi di carburante possono essere ulteriormente ridotti prevedendo il funzionamento automatico in folle durante la fase di rilascio, Soprattutto nel traffico cittadino, con le sue lunghe fasi di scorrimento nelle marce piccole, la messa in folle è molto piů economica del "cut off" al rilascio, che ha tempi di interruzione molto corti. Questi progetti di funzionamento in folle, denominti "sistema economy", sono stati recentemente presentati su modelli speciali.
I cambi manuali automatizzati, con interruzione del tiro, non soddisfano più le richieste di confort dei moderni utenti di cambi automatici.
Senza una totale automazione della gestione del cambio, assistita da un calcolatore, i consumi di carburante sono influenzati in primo luogo dalla scelta della marcia da parte del guidatore. Diverse prove fatte dalla Porsche hanno dimostrato differenze nei consumi anche del 35 percento. Sui cambi interamente automatici l'influenza del guidatore si limita invece allo stile di guida. A questo modo la variabilità dei consumi, dovuta allo stile di guida, si riduce al 15 percento circa.
Per la clientela che privilegia il confort, il cambio del futuro è indubbiamente quello discontinuo automatico con convertitore idrodinamico a monte.
La futura evoluzione dei giunti "di soprasso" del convertitore avrà potenziali notevoli di risparmio nei consumi.
La gestione automodulante dei programmi di innesto, capaci di adattarsi allo stile di guida, ai comandi del pilota ed alla coppia richiesta, già realizzata dal Porsche Tiptronic,è una logica di gestione che soddisfa le istanze ambientali ed anche le richieste degli utenti.
Dopo aver calcolato il totale, il filtraggio, la media e la ponderazione dei dati riguardanti
la centralina elettronica del cambio forma un fattore che caratterizza le condizioni di marcia e lo stile di guida, e sceglie la mappa del cambio e del convertitore più consona alla curva ideale.
Le strategie di gestione del cambio garantiscono la selezione ottimale della curva caratteristica in tutte le situazioni di marcia.
Il Tiptronic propone in un'unica funzione doppia sia i programmi automodulanti che il cambio sequenziale
Il cambio sequenziale, comandabile al volante, è un notevole miglioramento del confort e presenta vantaggi soprattutto per i piloti con uno stile di guida molto attivo. Soluzioni analoghe sono già state realizzate sulla Porsche da corsa tipo 962 del Gruppo C, e in formula 1.
Se si volesse considerare soltanto gli aspetti ecologici, bisognerebbe regolare per ogni velocità e potenza richiesta il consumo ottimale. Questa filosofia porta logicamente alla trasmissione a variazione continua, che è la soluzione ideale in grado di considerare i parametri delle automobili con motore a combustione interna.
La separazione del regime motore e della rumorosità dalla velocità di marcia è un fenomeno insolito per il guidatore e, per questa ragione, incontra scarsa popolarità. Il guidatore, infatti, non riesce ad interpretare gli interventi di regolazione e non percepisce la dinamica della rumorosità.
Il sistema di gestione CVTIP, progettato dalla Porsche, risolve questa conflittualità e abbina i vantaggi tecnologici della trasmissione CVT ad alcune strategie automodulanti ed inteligenti di regolazione e cambio marcia, in modo analogo al Porsche Tiptronic. I rapporti del cambio sono variati in funzione della richiesta di potenza del guidatore, osservando tuttavia sia la dinamica che l'economicità.
Un altro accento degli studi futuri dovrà riguardare il potenziale di aumento del rendimento, soprattutto ai regimi inferiori, usando appropriatamente la tecnica dei microprocessori. A questo modo sarà possibile valorizzare l'intero aumento dell'efficienza del motore anche per i consumi.
Le condizioni globali del trasporto motorizzato individuale stanno sostanzialmente cambiando, soprattutto nel traffico urbano. Il mero perfezionamento della tradizionale tecnologia dì trasmissione non riuscirà a soddisfare le istanze ecologiche. Serviranno progetti veicolari che permettano, in determinate zone circoscritte, una gestione senza emissioni, consentendo al tempo stesso però anche di viaggiare sui lunghi percorsi in termini di economicità.
La vettura ibrida è una testimonianza dei progressi fatti da parte dell'industria e della ricerca, realizzando sinergie e grande impegno. Le soluzioni applicabili alla gestione quotidiana richiederanno elevati investimenti per cambi intermedi, dispositivi a ruota libera, giunti e attuatori. Le necessarie batterie aumentano notevolmente il peso delle macchine ibride.
Adeguate normative legislative e un quadro globale mutato potranno stimolare in misura rilevante la domanda per questi progetti.
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