Alfa Romeo Giulia TZ

1963

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La "Giulia TZ" (Tubolare Zagato) fu concepita nel 1959 in sostituzione della SZ, utilizzando la maggior parte dei gruppi di serie. Si cominciò a costruirla nel 1960 e fece le prime prove su strada nel 1961; la sua introduzione in serie richiese però parecchio tempo perché venne data la precedenza all'uscita dei nuovi modelli Giulia e 2600.

Fu posta in vendita nel 1963 col motore da 112 CV identico a quello della Sprint Speciale; questo motore si prestò poi ad elaborazioni per la partecipazione a gare della Categoria Gran Turismo.

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Dopo l'esordio agonistico in gare d'assaggio, la Giulia TZ seppe imporsi nella sua classe in corse impegnative, come la Coppa FISA a Monza nel 1963, la 12 ore di Sebring, la 48a Targa Florio, la 1000 km del Nürburgring, la 24 ore di Le Mans, il Tour de France, la Coupe des Alpes (1o assoluto), il Tour Corse (1° e 2° assoluto), nel 1964; nel 1965 conquisto' nuovamente a Sebring il 1°, 2° e 3° posto di classe e successivamente il 1° di classe alla Targa Florio. Queste affermazioni confermano quindi la sua grande classe di vettura adatta non solo alle gare su pista, ma anche alle più gravose corse su strada.

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Una TZ al controllo orario di Ravenna della Coppa d'Italia il 25.04.1985

La Casa, in collaborazione con la Carrozzeria Zagato, sperimentò con successo, su questo modello, l'adozione del rivestimento esterno in materia plastica invece che in lamiera di lega leggera; delle circa 120 vetture costruite le utime 1O sono state infatti prodotte con questa nuova carrozzeria.

Al Salone di Torino 1964 venne e da Bertone un prototipo della "TZ", ulteriormente abbassato, chiamata "Canguro".

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Una TZ alla caccia di una Ferrari 250 GT Europa. Circuito di Spa, Trofeo Nastro Rosso, 2015.

Anche Zagato ha costruito nel 1965 una vettura con telaio abbassato, la "TZ 2". Essa (una delle piu' linee piu' riuscite di Zagato, nella nostra opinione, n.d.a), ha partecipato a numerose gare.

Nel 1965 è stata pure montata, sui motori da gara, la testa cilindri con doppia accensione.

Testo da: LUIGI FUSI, Alfa Romeo, Tutte le vetture dal 1910, Milano, Emmeti Grafica Editrice, 1978

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