911 Carrera

Sei-cilindri in forma eccellente

1995_RoW

Settembre 1994

La leggenda vive

Nel 1993, in occasione del Salone internazionale dell'automobile "IAA" di Francoforte, la Dr. Ing. h.c. F. Porsche AG presentò in anteprima mondiale la sua più recente versione della sportiva 911, la nuova 911 Carrera con carrozzeria Coupé. Nel marzo 1994 la Casa costruttrice dì vetture sportive presentò la Cabriolet. Nel maggio 1994 è stata lanciata la variante Tiptronic S e dal settembre 1994 è disponibile la versione Carrera 4 a trazione integrale.

La Porsche 911 desta l'attenzione su tutte le versioni già per la sua estetica potente e dinamica e nel tempo stesso straordinariamente armoniosa ed elegante. Sono tuttavia d'avanguardia anche le innovazioni tecniche che confluiscono nel più recente modello della sportiva di Stoccarda. Grazie alla sospensione posteriore a bracci multipli con sistema LSA (sigla che sta per leggerezza-stabilità-agilità), progettata interamente ex novo, e all'avantreno ridisegnato, l'assetto della vettura offre una sicurezza di marcia decisamente maggiore. Nel contempo sono migliorate anche le caratteristiche di guidabilità, ragion per cui anche il piacere di guida risulta ulteriormente incrementato.

Sulla nuova 911 Carrera esordisce il sistema antibloccaggio ruote "ABS 5" che riesce a superare nuovamente la capacità frenante del modello predecessore grazie alla programmazione ottimizzata degli interventi di regolazione. L'impianto frenante potenziato con dischi autoventilanti perforati, decelera ancora meglio e presenta una resistenza al fading ancora maggiore rispetto all'impianto frenante già eccellente del modello precedente.

ll sistema di illuminazione, progettato e messo a punto con l'adozione di tecnologie d'avanguardia, non solo illumina la strada in maniera ottimale, bensi offre una facilità di manutenzione unica nel suo genere. Il doppio airbag di serie per il conducente e il passeggero anteriore, nonché l'adozione di acciai ad alta resistenza nelle zone determinanti della carrozzeria sono ulteriori elementi fondamentali del concetto di sicurezza Porsche sulla 911 Carrera.

Il motore boxer a sei cilindri di 3,6 litri è stato sottoposto a rilevanti modifiche nella parte meccanica ed elettronica. Tra le principali innovazioni vanno annoverati le punterie idrauliche per il recupero automatico del gioco valvole,il sistema di gestione elettronica del motore "M 2.10" e l'impianto di scarico con due terminali e due catalizzatori metallici a tre vie indipendenti.Il propulsore, che ora è in grado di erogare una potenza massima di 200 KW (272 CV) e 330 Nm, trasmette la sua forza alle ruote posteriori tramite un cambio a sei rapporti. A richiesta è disponibile anche il cambio automatico "Tiptronic S" a quattro rapporti con gestione elettronica del tipo ad autoapprendimento, le cui potenzialità di gestione sono state ulteriormente perfezionate e che pud essere comandato mediante leve a bilanciere integrate nel volante. Per la prima volta la Porsche propone come optional il dispositivo di regolazione "ABD" che impedisce il pattinamento di una delle ruote posteriori su fondi stradali con coefficienti di aderenza differenti sui lati destro e sinistro. livello di rumorosità più basso e le emissioni allo scarico ridotte, I'ottimizzazione del peso di tutti i componenti, l'architettura complessiva studiata per durare nel tempo, nonché la scelta dei materiali costruttivi operata secondo il criterio della riciclabilità fanno della 911 Carrera un'autovettura particolarmente rispettosa dell'ambiente.

Una linea personale ad effetto dinamico

Tra le vetture sportive del mondo, la Porsche 911 è considerata la classica sportiva per eccellenza. Ciò è dovuto innanzitutto alla sua forma unica caratteristica che nei tratti fondamentali esiste già da oltre 30 anni. Questo design trova una continuazione coerente nella nuova Porsche 911 Carrera. La forma attuale, uno stadio evolutivo chiaramente distinguibile, è nata in considerazione di moderni requisiti di sicurezza e di economicità nonché dei più avanzati processi produttivi. Cid ha reso possibile anche considerevoli miglioramenti dell'aerodinamica.

La Dr. Ing. h.c. F. Porsche AG nel 1994 è stata premiata già due volte per il design della 911 Carrera. Nell'ambito dell'apertura della Hannover Mess e nell'aprile 1994, la Casa costruttrice di vetture sportive ha ricevuto il popolare marchio iF per un buon design. Già poche settimane dopo, la 911 Carrera è stata insignita del "Punto Rosso per un alto livello qualitativo del design dal Design Zentrum Nordrhein-Westfalen.

Ogni dettaglio influenzante la forma della 911 Carrera è stato sottoposto a verifiche della funzione e configurazione, e all'occorrenza è stato ridefinito senza mai perdere di vista la filosofia dello stile Porsche. Il Gioco di forme concave e convesse fa parte delle peculiarità della Porsche 911 quanto la linea ricca di elementi emozionali che - senza apparire aggressiva - desta l'impressione di un'elevata dinamica. Nonostante interventi formali fondamentali, la nuova Porsche 911 si identifica senza dubbio quale Porsche 911.

Sono notevoli le modifiche apportate al frontale della 911 Carrera. I proiettori poliellissoidali di nuova concezione sono stati sapientemente progettati quali grandi unità funzionali circolari. Con la loro posizione bassa, essi riprendono la lieve bombatura dei parafanghi anteriori. Nel profilo dello scudo paraurti con - suoi gruppi ottici costituiti da lampeggiatori e proiettori supplementari, e la presa d'aria nella parte inferiore del frontale concorrono a formare il volto inconfondibile della 911 Carrera. Le luci di scarico dell aria nello scudo paraurti, visibili davanti alle ruote anteriori, insieme con il frontale dalla linea fluida e slanciata, contribuiscono a un considerevole miglioramento della resistenza aerodinamica.

Lo spoiler a scomparsa è integrato pressoché a filo nel cofano motore. La griglia di immissione dellaria, in colore contrasto nero, il fascione catarifrangente continuo tra i gruppi ottici posteriori e i terminali di scarico disposti sui lati destro e sinistro lasciano apparire la vettura larga e bassa. L'impressione di forza e dinamicità è aumentata. Altri dettagli che distinguono la nuova Porsche 911 dal suo predecessore, sono i cerchi ruota di nuovo disegno, dall'estetica più raffinata, le maniglie delle porte dalla forma ergonomica e verniciate nel colore della vettura, i cristalli laterali a filo delle pannellature esterne nonché la disposizione centrale dei bracci del tergicristallo davanti al parabrezza. Una particolare sfida che hanno dovuto affrontare designer e progettisti è stato il problema di risolvere esigenze contrastanti, quali una resistenza aerodinamica della carrozzeria possibilmente ridotta da un lato e una portanza globale della vettura possibilmente bassa dall'altro, nonché il maggiore fabbisogno di aria refrigerante per il propulsore e i sottogruppi meccanici della nuova 911 Carrera.

La carenatura del sottoscocca riduce la portanza

Oltre all'ottimizzazione dello spoiler posteriore estraibile, la cui superficie è leggermente aumentata rispetto al modello precedente, sugli obiettivi prefissi si riflette positivamente la carenatura del sottoscocca della vettura che consente di sfruttare la depressione che si forma nel sottovettura. Questo fenomeno, chiamato "effetto suolo" nelle competizioni sportive, abbassa la portanza e riduce nel contempo la resistenza aerodinamica della vettura.

Una particolarità è rappresentata dall’esecuzione costruttiva dei condotti per l'aria refrigerante nel frontale della vettura. L'aria refrigerante entra attraverso feritoie nella parte inferiore dello scudo paraurti frontale, lambisce i radiatori dopodiché, passando per aperture specificamente configurate, esce davanti alle ruote anteriori. Questo percorso dell'aria riduce la resistenza aerodinamica globale della vettura, poiché ľaria fuoriuscente davanti alle ruote anteriori agisce come uno spoiler invisibile. La 911 Carrera edi conseguenza una delle poche vetture che con = passaggio dell aria refrigerante presenta una resistenza aerodinamica pit basa che senza. La somma di queste e di altre soluzioni tecniche ha portato un coefficiente di resistenza aerodinamica Cx=0,33. Estremamente bassi risultano i coefficienti di portanza (anteriormente Cpa = 0,03; posteriormente Cpp= 0,07). Con una sezione frontale di 1,86 m² si ottiene una resistenza aerodinamica effettiva (Cx x A) di soli 0,614 m².

Il volante con airbag incorporato ha un aspetto più sottile

Gli interventi stilistici all'interno dell'abitacolo si concentrano soprattutto su zone ed elementi che dovevano essere perfezionati in termini di funzionalità, ergonomia e comfort tattile, nel complesso dunque in relazione alla sicurezza di manovra. Nel nuovo volante con airbag incorporato si sono potuti ridurre nettamente g.lingombri per l'alloggiamento dell'airbag. Così è nata una forma chiara e attraente. Sono nuovi anche i devioguida che ora presentano un'ergonomia ancora migliore. Gli interruttori per funzioni secondarie quali l'azionamento del tettuccio scorrevole e l'inserimento del lunotto termico sono raggruppati in un pannellino di immediata individuazione, davanti alla leva del cambio. I pannelli interni delle porte e le imbottiture dei sedili sono stati ampiamente rivisti ed hanno un aspetto elegante e nel tempo stesso funzionale.

Carrozzeria più rigida e dotazione migliorata

La scocca della Porsche 911 Carrera è costituita da una struttura autoportante in lamiera d'acciaio con telaio ad elementi scatolati saldati e parafanghi anteriori fissati mediante viti. A parità di peso si è potuto raggiungere una rigidità torsionale ulteriormente elevata del 20 per cento rispetto al modello precedente che già era considerato molto resistente alla torsione. II peso totale della scocca è rimasto invariato.

Le lamiere d'acciaio bizincate a caldo, adottate dalla Porsche quale prima Casa automobilistica del mondo nella produzione di serie, anche nel nuovo modello garantiscono una lunga durata. Una garanzia di dieci anni contro la corrosione passante della carrozzeria lo comprova nei confronti del cliente. Dal pretrattamento alla smaltatura, le scocche assemblate attraversano circa 30 fasi principali di lavorazione. In Casa Porsche l'impiego di vernici solubili in acqua nelle tinte metallizzate fa parte delle cose ovvie.

Vano bagagli più grande

Grazie alle modifiche stilistiche apportate alla 911 Carrera si è potuto aumentare la capacità del vano bagagli del 20 per cento, portandola agli attuali 123 litri. La ruota di scorta sistemata anteriormente, sotto il serbatoio carburante realizzato in materiale plastico, nel caso di un incidente assorbe una quota considerevole dell'energia di deformazione. Il serbatoio del carburante ha una capacità di 74,5 litri. A richiesta è disponibile anche un serbatoio da 92 litri che però riduce la capacità del vano bagagli. In seguito all'adozione della nuova sospensione posteriore a bracci multipli, nella parte posteriore della vettura si sono rese necessarie ampie modifiche costruttive che sono state valorizzate per aumentare la rigidità della carrozzeria e per semplificare nel contempo i processi produttivi.

Barre anti intrusione in acciaio ad alta resistenza

Mentre la linea del tetto è rimasta invariata, le portiere sono state ampiamente ridisegnate. Il comando porte interno semplificato e la maniglia esterna modificata (verniciata nel colore della vettura) sono i segni visibili delle modifiche apportate. Non sono visibili invece le nuove barre anti intrusione integrate nelle portiere. Esse sono ancora più robuste della protezione dagli impatti laterali montata di serie sulla Porsche 911 già sin dalla metà degli anni '80. L'impiego di un acciaio ad alta resistenza con un limite di snervamento di 420 N/mm2 assicura infatti la migliore protezione possibile degli occupanti. Si potrebbe definire un sistema di protezione dagli urti laterali della seconda generazione.

Campo visivo decisamente ampliato

Con la nuova Carrera è stato completamente riveduto il concetto di vetratura per il tipo 911.ll parabrezza e il lunotto posteriore sono contornati da guarnizioni in gomma più sottile sono posizionati più verso l'esterno, accorgimenti questi che migliorano sia l'estetica che l'aerodinamica. Nuove guarnizioni ai cristalli laterali riducono i fruscii aerodinamici e lo sforzo necessario per chiudere le porte. L'abitacolo per via dei cristalli spostati all'esterno appare più spazioso nel confronto diretto con il precedente modello. Le due racchette tergicristallo ora sono fissate al centro. A causa della nuova disposizione non si ottiene soltanto una zona di detersione decisamente più ampia. La zona coperta da entrambe le spazzole tergitrici è pari all'80 per cento. Questa grande quota di superficie del parabrezza detersa da ambedue le spazzole migliora ulteriormente la visibilità in presenza di pioggia, e nel caso di nevicate evita un possibile accumulo di neve sul parabrezza.

Doppio airbag di serie

La Porsche 911 Carrera adotta di serie il doppio airbag per il conducente e il passeggero anteriore, anche nella versione con guida a destra. Questo elemento di sicurezza occupa solo poco spazio sia sul lato conducente, nel volante dal nuovo disegno, sia sul lato passeggero, per cui il cassetto portaoggetti con serratura sistemato sotto l'airbag presenta una capacità considerevole.

La plancia conserva le sue caratteristiche anche nella nuova 911 Carrera: il blocchetto di avviamento si trova a sinistra del volante, i cinque grandi strumenti analogici dalla forma circolare sono ben leggibili assicurano una visualizzazione chiara di tutte le informazioni 911 importanti per il conducente.

I devioguida sono stati ridisegnati e ora sono ancora più- facili da azionare. Alcuni interruttori sono stati posizionati in un punto di facile individuazione e più opportuno dal punto di vista ergonomico. Il comando per il tettuccio scorrevole elettrico owero per la capote elettrica ora è sistemato nella console centrale, iI selettore destra/sinistra per la regolazione dello specchietto retrovisore esterno si trova nella porta. Tutte le funzioni di un gruppo sono posizionate l'una accanto all'altra, ad esempio le funzioni di sicurezza quali l'hazard, la chiusura centralizzata o l'informatore centrale.

Impianto di riscaldamento efficientissimo con filtro antipolline

L'impianto di riscaldamento della Porsche 911, unico nel suo genere in tutto il mondo, del tipo a regolazione elettronica con scambiatore aria-aria, rispetto agli impianti tradizionali con scambiatore di calore acqua-aria si contraddistingue per il rapido riscaldamento dell'abitacolo dopo l'avviamento a freddo. Nel nuovo modello questo impianto è stato sottoposto a una serie di ulteriori migliorie di dettaglio, tra le quali è degno di nota il filtro antipolline di serie per il miglioramento del clima all'interno della vettura. Il sistema proposto è in grado di trattenere particelle a partire da una grandezza di cinque millesimi di millimetro, dunque per fare un esempio, anche la maggior parte dei pollini.

II sedile quale elemento di comfort e di sicurezza

I sedili anteriori della 911 Carrera sono stati modificati esteticamente con un nuovo disegno delle cuciture., Essi ricevono inoltre un appoggio delle cosce migliorato. La regolazione in altezza dei sedili si effettua elettricamente già nel modello di serie, come optional sono disponibili sedili a regolazioni interamente elettriche, anche con riscaldamento. L'alta qualità e stabilità dei sedili gli appoggiatesta integrati garantiscono il massimo comfort e la massima sicurezza possibile.

I pannelli interni delle porte, di nuovo disegno, e i rivestimenti interni laterali nel fondo sottolineano l'estetica moderna degli interni. Queste modifiche creano nel contempo le premesse per l'installazione di un nuovo impianto audio.

Ecco in sintesi le principali dotazioni di serie della 911 Carrera:

  • doppio airbag per il conducente e il passeggero anteriore;
  • sistema antibloccaggio ruote ABS 5;
  • sistema di protezione dagli urti laterali della seconda generazione;
  • chiusura centralizzata;
  • impianto allarme-antifurto e blocco motore a norme della Compagnia di assicurazioni Allianz;
  • sedili anteriori regolabili elettricamente in altezza;
  • ruote in lega leggera in "Cup Design";
  • sedili posteriori ribaltabili separatamente;
  • cambio manuale a sei rapporti;
  • servosterzo;
  • specchietti retrovisori esterni regolabili e riscaldabili elettricamente;
  • sistema di illuminazione ad elevata luminosità e di facile manutenzione con impianto lavafari.

ll motore della Carrera ora è ancora più potente, più silenzioso e più rispettoso dell'ambiente

Per la propulsione della 911 Carrera, in Casa Porsche si punta su un'evoluzione del motore boxer a sei cilindri raffreddato ad aria noto al modello predecessore. ll nuovo propulsore di 3,6 litri che eroga una potenza massima di 200 kW (272 CV) a 6100 giri/min e una coppia di 330 Nm a 5000 giri/min, è più potente di circa il 10 per cento rispetto a quello precedente, grazie al consumo specifico migliorato presenta consumi altrettanto contenuti.

Allo stesso tempo, anche la più recente motorizzazione Carrera si awale dei vantaggi dovuti allo schema dei cilindri contrapposti e al raffreddamento ad aria. I funzionamento del motore è molto dolce e in pratica esente da vibrazioni, poiché a causa dello sfasamento fra i cicli di 120 gradi, le masse rotanti applicate all'albero motore non danno luogo a forze e coppie alterne del primo e del secondo ordine. La dolcezza di funzionamento del motore boxer della Porsche 911 è paragonabile con quella di un motore a otto cilindri. L'architettura piatta del propulsore, la sua disposizione dietro al cambio e il raffreddamento ad aria permettono di conservare la caratteristica linea spiovente della 911 nella parte posteriore.

La più recente versione del motore di 3,6 litri, oltre a elementi collaudati quali monoblocco e le testate in alluminio, l'impianto di aspirazione bistadio con sovralimentazione per risonanza e la doppia accensione, comprende una serie di rilevanti innovazioni tecniche:

  • bielle e pistoni ottimizzati con conseguente riduzione di peso del manovellismo;
  • recupero automatico del gioco valvole (punterie idrauliche);
  • il più avanzato sistema di gestione elettronica del motore (Bosch M 2.10);
  • misurazione della portata d'aria tramite sensore a film caldo;
  • impianto di scarico con due terminali e due catalizzatori metallici indipendenti.
Riduzione di peso nonostante un albero motore irrigidito

Gli ingegneri Porsche sono riusciti a conseguire una considerevole riduzione di peso del manovellismo, nonostante l'albero a gomiti che gira su otto supporti di banco sia stato nettamente rinforzato in virtù della maggiore potenza del motore, aumentando di quasi un chilo di peso. La riduzione delle masse sI e potuta ottenere con l'adozione di bielle ulteriormente alleggerite (rispettivamente 520 anziché 632 grammi), di pistoni più leggeri (rispettivamente 602 anziché 657 grammi). Oltre a ciò, il montaggio di una puleggia al posto dello smorzatore di vibrazioni torsionali ha permesso di risparmiare più di 700 grammi di peso.

Al fine di ridurre le masse oscillanti, gli ingegneri Porsche hanno alleggerito le valvole riducendo il diametro dello stelo e ottimizzando il peso del fungo. Il peso degli organi della distribuzione nel motore della nuova 911 è stato ridotto di circa il 10% rispetto al propulsore finora adottato. La distribuzione è affidata a due alberi a camme comandati da due catene duplex.

Recupero automatico del gioco valvole

ll recupero automatico del gioco valvole mediante punterie idrauliche della nuova 911 Carrera si rifletterà positivamente soprattutto per I'utente della vettura. Mentre per il motore precedente la registrazione del gioco valvole nei libretti tagliandi era prescritta a intervalli di 20.000 km, al controllo periodico del nuovo motore si può fare a meno di questo lavoro. Oltre a richiedere meno manutenzione, le punterie idrauliche contribuiscono anche a ridurre le emissioni nocive durante la fase di riscaldamento del motore.

La testa cilindro presenta una camera di combustione emisferica. Le due candele sono disposte a V, a lato delle due valvole. Grazie alla doppia accensione la corsa massima della fiamma nel cilindro si accorcia, e la combustione si svolge in un tempo ridotto e con maggiore stabilità, ossia solo con minime differenze tra un ciclo di lavoro e l'altro. Rispetto all'accensione ad una sola candela, in pratica ciò si riflette in una maggiore potenza, in un consumo di carburante ridotto e in una migliore qualità del minimo.

Due marmitte catalitiche, due silenziatori

Nella nuova Carrera ha subito modifiche rilevanti la conduttura dei gas di scarico. Mentre l'aria aspirata come in precedenza viene convogliata nei cilindri attraverso un impianto di aspirazione bistadio con sovralimentazione per risonanza, i gas di scarico ora imboccano una nuova strada. Passando per i collettori di scarico configurati quali scambiatori di calore per l'impianto di riscaldamento, i gas di scarico delle due bancate giungono in una camera di miscelazione, nella quale è sistemata anche la sonda Lambda che ha il compito di misurare la composizione della miscela. Quindi i gas di scarico vengono nuovamente suddivisi in due flussi che attraversano ciascuno una marmitta catalitica con supporto metallico e un silenziatore. Due terminali di scarico al posto di uno sono il segno visibile di questa nuova conduttura dei gas di scarica. La ripartizione dei flussi di scarico ha consentito di ridurre la perdita di pressione nell'impianto di scarico e di ottimizzare l'insonorizzazione senza ingrandire inadeguatamente il volume dell'impianto di scarico.

Complesso sistema di gestione elettronica del motore

Il sistema di gestione elettronica del motore è regolato da una delle più avanzate centraline di controllo motore (Bosch Motronic 2.10). Come dati d'ingresso sono disponibili molti parametri rilevati continuamente: massa dell'aria aspirata, numero di giri, posizione angolare dell'albero motore e degli alberi a camme, temperatura del motore, temperatura dell'aria aspirata, posizione angolare della valvola a farfalla, nonché i dati inviati dai due sensori di detonazione. Sul lato uscita, la centralina Motronic pilota le valvole di iniezione, gli stadi finali di accensione, il servoregolatore del minimo e la valvola di sfiato del serbatoio carburante.

La complessità del sistema di gestione del motore risulta evidente se oltre ai dati di ingresso e di uscita si considerano anche le varie funzioni del motore che sono contenute nella centralina Motronic sotto forma di programmi di controllo individuali:

  • iniezione (multipoint;, sequenziale);
  • accensione (doppia accensione);
  • arricchimento miscela in fase di riscaldamento e in accelerazione;
  • comando avviamento;
  • regolazione Lambda adattiva;
  • cut-off in rilascio;
  • regolazione antidetonazione adattiva (selettiva per cilindro);
  • funzione "anti-strappi" in accelerazione e in rilascio;
  • lavaggio del filtro a carbone attivo;
  • pilotaggio della farfalla di risonanza;
  • diagnosi con l'apposito tester;
  • verifica permanente della plausibilità dei segnali di ingresso/all'occorrenza generazione di valori sostitutivi;
  • regolazione del regime del minimo con adattamento automatico dell'aria aspirata al minimo;
  • riduzione della coppia durante i cambi marcia (Tiptronic).
Cambio dell'olio ogni 20.000 km

Per la lubrificazione del motore della Carrera trova impiego la lubrificazione forzata a carter secco ampiamente collaudata e molto diffusa nel motorismo. In questo sistema l'olio di riserva non viene raccolto in una coppa posta sotto il motore, bensì in un serbatoio olio separato. La pompa dell'olio comandata dal motore aspira l'olio dal serbatoio e alimenta con olio tutti i supporti, i tendicatena, le superfici di scorrimento delle camme, le punterie idrauliche e gli ugelli spruzzaolio che provvedono al raffreddamento dei pistoni.

La pompa di recupero riconvoglia il lubrificante dal basamento al serbatoio olio. Un radiatore olio, che si inserisce nel circuito ed è coadiuvato da un ventilatore in presenza di temperature alte dell'olio lubrificante, provvede a una temperatura ottimale dell'olio. I due filtri nel circuito devono essere sostituiti a intervalli di 40.000 km, 'olio stesso (ne occorrono nove litri per il riempimento totale) va cambiato solo ogni 20.000 km.

Raffreddamento ad aria coadiuvato dallo spoiler

La posizione speciale assunta dalla Porsche 911 è dovuta, tra l'altro, al suo sistema di raffreddamento del motore. La Porsche 911 Carrera ha infatti un motore raffreddato ad aria, come tutti i suoi predecessori. Il particolare sistema di raffreddamento mediante un ventilatore è particolarmente indicato per questo propulsore compatto in posizione posteriore.

L'aria di raffreddamento viene aspirata attraverso la griglia nello spoiler posteriore e convogliata sulle alettature dei cilindri in lega leggera. Grazie all’elevata differenza di temperatura tra le alettature dei cilindri e l'aria ambiente vi è la possibilità di asportare grandi quantità di calore entro tempi brevissimi. L'aria riscaldata viene quindi scaricata verso il sottoscocca della vettura. Alle velocità superiori agli 80 km/h il ventilatore è coadiuvato dallo spoiler posteriore in posizione di lavoro, poiché sopra la griglia di immissione dell'aria si genera una maggiore pressione dovuta all'effetto dinamico.

Materiali ad alta resistenza e nel contempo leggeri

La scelta dei materiali per il nuovo motore Carrera è stata operata ponendo al centro dell'attenzione il peso, la resistenza e la riciclabilità. Diamo alcuni esempi per i materiali e il loro impiego nel motore boxer a sei cilindri:

Alluminio:  basamento, pistoni e cilindri, teste cilindri, carter degli alberi di distribuzione ; 
Magnesio:  ventola di raffreddamento, corpo della pompa olio, carter della catena ; 
Materie plastiche:  impianto di aspirazione, condotti dell'aria di raffreddamento e di riscaldamento, coperchi valvole, serbatoio a depressione ; 
Ceramica:  inserti isolanti nei condotti di scarico; 
Acciaio:  albero a gomiti, bielle, valvole, ingranaggi delle catene impianto di scarico ; 
Ghisa grigia:  alberi a camme, bilancieri. 

Trasmissione con contenuti tecnologici d'avanguardia

Tra le peculiarità della nuova Porsche 911 Carrera vanno annoverati i due sistemi di trasmissione disponibili a scelta. Mentre ora viene proposto quale dotazione standard un cambio manuale a sei rapporti, anche l'alternativa specifica della Porsche, il cambio automatico Tiptronic, è stato sottoposto a sostanziali modifiche. Ambedue le innovazioni mirano all'adattamento alla maggiore potenza del motore. Nel contempo è tuttavia migliorata anche la manovrabilità; il consumo di carburante e le emissioni si possono ridurre rispetto a una soluzione con cambio di velocità a cinque rapporti.

Nel nuovo cambio manuale a sei rapporti la sesta marcia nello schema del cambio è situata in un piano con la quinta. Il sesto rapporto viene introdotto per poter coprire l'ampio intervallo di velocità sino ai 270 km/h. Altrimenti, nel cambio a cinque marce rapporti sempre più lunghi avrebbero assorbito la potenza addizionale del motore penalizzandone l'elasticità che è importante per la sicurezza attiva cambio manuale a sei rapporti è stato studiato seguendo 'obiettivo della massima = precisione e sicurezza d’innesto. L'attrito durante i cambi marcia si è potuto ridurre nettamente attraverso una serie di interventi finalizzati, per cui lo sforzo necessario per innestare le marce è ridotto dell'ordine del 30:40 per cento rispetto al precedente cambio a cinque rapporti.

Peso del cambio ottimizzato con successo

Nonostante le numerose migliorie apportate e il rapporto supplementare si è riuscito a mantenere il peso del nuovo cambio manuale allo stesso livello di quello del tipo precedente. Ciò è stato possibile grazie all'adozione di una serie di particolari alleggeriti e di metodi di produzione che in parte trovano impiego per la prima volta nella costruzione di veicoli di serie.

L'albero del pignone è cavo e il retro della corona dentata è provvisto di tasche ricavate mediante fucinatura. La scatola del cambio è realizzata in alluminio pressofuso a pareti sottili, per cui gli spessori delle pareti si sono potuti ridurre sino a due millimetri.

Cambio automatico intelligente

ll cambio automatico Tiptronic S proposto dalla Porsche coniuga due funzioni fondamentali: da un lato può agire come una trasmissione automatica, dall'altro consente al conducente di eseguire le cambiate senza necessità di azionare la frizione.

Nel settore automatico le marce (quattro rapporti) vengono innestate in automatico. In tal caso la selezione dei rapporti è gestita da un programma di comando intelligente, ossia dotato di capacità di apprendimento. Il programma di comando tiene conto di vari parametri della vettura, come per esempio l'accelerazione laterale e longitudinale, il regime di rotazione del motore, la posizione angolare della valvola a farfalla e la velocità.

Dal quadro che ne risulta sull'assetto della vettura e sulla condotta di guida, l'elettronica sceglie di volta in volta il programma di marcia più adeguato allo stile di guida. Sono disponibili cinque programmi di marcia che si distinguono innanzitutto per differenti istanti d'intervento, ossia per i cambi marcia eseguiti più tardi più presto Inoltre il programma impedisce in automatico anche le cambiate in curva o il fuorigiri del motore. Per le partenze su fondi viscidi il Tiptronic passa automaticamente a un rapporto superiore.

ll programma preposto alla gestione dei cambi marcia è stato adattato per la 911 Carrera alla potenza maggiore erogata dal motore. Oltre a ciò, ora tiene conto anche di differenti resistenze all'avanzamento quali la marcia in salita 0 in discesa. Un'altra novità, infine, è che nel programma automatico si possono attivare scalate azionando il freno, in modo che percorrendo successivamente una curva sia sempre disponibile il rapporto ottimale.

Per informazioni più dettagliate sul cambio automatico intelligente si rimanda al capitolo "911 Carrera Tiptronic S".

Un intervento sui freni impedisce il pattinamento delle ruote

Come dotazione opzionale per la Porsche 911 con cambio manuale è disponibile -per la prima volta in Casa Porsche - un sistema di bloccaggio a comando dinamico. Esso impedisce il pattinamento di una delle due ruote motrici nelle partenze su fondi stradali con differenti coefficienti di aderenza sui lati destro e sinistro.

Questo sistema si compone di due elementi: il differenziale automatico frenante (ABD) nonché un bloccaggio trasversale meccanico al retrotreno. Per i modelli equipaggiati con il cambio Tiptronic il dispositivo ABD a richiesta è disponibile anche senza il summenzionato bloccaggio.

Vediamo come funziona: se durante 'accelerazione una delle ruote motrici tende a pattinare, ciò viene rilevato dalla centralina elettronica attraverso sensori dell'ABS. La ruota pattınante vIene quindi frenata tramite la relativa valvola di frenaggio, ottimizzata in funzione di una risposta tempestiva, che può essere pilotata selettivamente. In tal modo la ruota motrice che non pattina può trasmettere a terra una maggiore coppia motrice.

In tal modo sono possibili partenze anche in condizioni gravose. L'intervento della regolazione ABD viene segnalato al conducente nel quadro degli strumenti tramite una spia di controllo. A una velocità di circa 70 km/h termina il campo di regolazione dell'ABD.

Nuova sospensione posteriore e impianto frenante ulteriormente potenziato

Lo schema sospensivo della Porsche 911 con la nuova Carrera ha ricevuto la più sostanziale rivisitazione nella trentennale storia del modello. Mentre l'avantreno è stato aggiornato in molti punti, posteriormente trova impiego una sospensione posteriore progettata completamente ex novo. Al posto della precedente sospensione a bracci obliqui con montanti telescopici, la nuova 911 Carrera ora si avvale di una sospensione posteriore a bracci multipli con sistema LSA (sigla che sta per leggerezza-stabilità-agilità). Inoltre la vettura complessiva è stata sottoposta a una ritaratura delle sospensioni, dello sterzo e delle varie combinazioni di pneumatici.

ll risultato di questi interventi di ottimizzazione è avvertibile soggettivamente e trova riscontro nelle misure oggettive. Una maneggevolezza ulteriormente migliorata, l'aumentata sicurezza attiva e una maggiore accelerazione laterale raggiungibile stanno a dimostrare il successo conseguito dagli ingegneri progettisti della Porsche.

L'accelerazione laterale possibile su fondo stradale asciutto a buon coefficiente di aderenza si è potuta incrementare a oltre 1 g. Il coricamento laterale del corpo vettura (angolo di rollio) che si verifica in tale condizione è estremamente ridotto. Nelle frenate e nelle forti accelerazioni sono riscontrabili solo nei minimi movimenti di beccheggio della scocca.

Anche avvicinandosi alla zona della massima accelerazione laterale, gli angoli di sterzatura aumentano solo di poco. Di conseguenza il pilota non deve sterzare di più percorrendo una curva a velocità sostenuta. Grazie all opportuna progettazione della geometria delle sospensioni (cinematica ed elastocinematica), la vettura rimane controllabile persino in situazioni quali il repentino rilascio dell'acceleratore in curva e non reagisce bruscamente. Anche nel caso di cambio della carreggiata a velocità sostenuta (manovra eseguita per evitare un ostacolo) il pilota è in grado di controllare meglio la situazione rispetto al modello precedente.

Di grande importanza è tuttavia anche il miglioramento del comfort di marcia ottenuto tramite le modifiche apportate alle sospensioni. Ammortizzatori oleopneumatici bitubo ampiamente dimensionati all'avantreno e al retrotreno rendono possibile la taratura rigida delle sospensioni richiesta a una Porsche, sottolineata inoltre da rispettivamente una barra stabilizzatrice davanti e una dietro. Allo stesso tempo, la nuova 911 Carrera, grazie agli interventi tesi a ottimizzare il sistema sospensivo, può presentare anche un considerevole miglioramento del comfort di marcia. I rumore di rotolamento è considerevolmente ridotto, e le vibrazioni della vettura sono ridotte al minimo anche su fondi stradali sconnessi. Si è potuto ridurre anche lo sforzo al volante nelle manovre di parcheggio senza però penalizzare il comportamento dello sterzo alle velocità elevate.

L'impianto frenante da sempre eccellente della Porsche 911, nella nuova Carrera è ulteriormente potenziato. Dischi autoventilanti perforati e pinze fisse in lega leggera a quattro pistoncini non solo garantiscono eccellenti valori di decelerazione, bensì anche la resistenza al fading dell'impianto frenante persino nel caso di massima sollecitazione. Il nuovo sistema antibloccaggio ruote "ABS 5", adottato per la prima volta dalla Porsche, in abbinamento con l'impianto idraulico dei freni ottimizzato provvede a capacità di frenata decisamente migliorate.

Come dotazione opzionale per la 911 Carrera è disponibile un assetto sportivo che si distingue considerevolmente dall'assetto di serie. Esso è stato tarato in dispendiose prove su strada e SU pista ed è studiato per rispondere: alle esigenze del pilota sportivo. S distingue dall assetto di serie Innanzitutto per le molle più corte e più rigide, barre stabilizzatrici antirollio rinforzate, ammortizzatori dimensionati in funzione delle esigenze sportive nonché per la geometria delle ruote adattata. Ciò nonostante il comfort rimane a un livello accettabile, e il carico utile massimo consentito rimane invariato.

Avantreno aggiornato per una migliore stabilità direzionale in rettilineo

La sospensione anteriore è basata sul collaudato schema MacPherson della precedente Porsche 911. Attraverso una serie di piccole modifiche si sono però potute migliorare decisamente le caratteristiche dell'avantreno. La maggiore incidenza, il braccio a terra negativo e la progettazione ex novo di numerosi componenti dell'avantreno hanno reso possibile vantaggi avvertibili nel comportamento dinamico della vettura. Infine, grazie all'impiego di nuovi materiali, all'avantreno si sono potuti risparmiare complessivamente tre chilogrammi di peso.

In sintesi, gli effetti positivi di questi accorgimenti sono: una stabilità direzionale in rettilineo migliorata e meno influenzata dalle caratteristiche del fondo stradale, una riduzione delle ripercussioni del fondo stradale sullo sterzo nonché una maggiore stabilità di marcia nelle frenate su fondi stradali con coefficienti di aderenza differenti sui lati destro e sinistro.

Retrotreno con telaietto supplementare

Il retrotreno della nuova Porsche 911 Carrera adotta uno schema completamente nuovo. Lo schema del doppio triangolo sovrapposto trasversale, noto dalle competizioni sportive, e stato perfezionato dando origine alla sospensione posteriore a bracci multipli con telaietto supplementare adottata nel nuovo modello. In considerazione delle caratteristiche della sospensione posteriore - leggerezza, più stabilità e maggiore agilità - in Casa Porsche la soluzione tecnica trovata è stata battezzata "sistema LSA".

Nell'assale LSA i movimenti delle ruote sono guidati da quattro bracci disposti su due piani orizzontali in uno spazio tridimensionale. Questi bracci sono conformati a barra, per cui grazie a una scelta oculata del materiale costruttivo (getto di alluminio) si è potuto contenere il peso.

Il telaietto supplementare è una struttura in alluminio pressofuso costituita da due elementi laterali, collegati tra di loro per mezzo di tre traverse. Il telaietto è fissato alla scocca in quattro punti, per mezzo di supporti elastici. Questo schema sospensivo offre una serie di vantaggi in termini di comfort e di maneggevolezza. Un ulteriore guadagno si ottiene in fase di produzione, infatti, l'intera sospensione posteriore può essere preassemblata fuori linea prima del montaggio sulla vettura.

Le caratteristiche autosterzanti della sospensione posteriore LSA possono essere considerate un'evoluzione della sospensione posteriore con "effetto Weissach" adottata per la prima volta sulla Porsche 928. Nei trasferimenti di carico in curva, la ruota esterna alla curva per effetto delle forze laterali longitudinali si sposta su convergenza, sterzando dunque in fase con l'avantreno. In tal modo la reazione ai trasferimenti di carico è percettibilmente ridotta. Nel caso di elevate accelerazioni laterali e di rapidi cambi di carreggiata è eliminata l'indesiderata tendenza del retrotreno a uscire dalla traiettoria impostata (effetto sovrasterzante).

Sterzo preciso e sensibile

Nella progettazione dello sterzo era in primo piano il requisito di un'elevata sicurezza attiva e passiva. Lo sterzo della nuova 911 Carrera reagisce con prontezza, esige piccoli angoli di rotazione, però nelle manovre di parcheggio richiede solo uno sforzo fisico assai basso. Che lo sterzo comunichi al pilota oltre allo spiccato contatto con la strada anche I'informazione sulle condizioni della strada, reagendo con precisione alle manovre del volante e rimanendo ciò nonostante leggero e ben controllabile, nella Porsche 911 fa parte delle ben note caratteristiche. Con l'adozione di tiranti laterali elastici di nuova concezione si sono potute ulteriormente migliorare le caratteristiche positive dello sterzo.

Impianto frenante con ABS 5 al massimo livello

La Porsche adotta i più severi criteri per il proporzionamento e la resistenza al fading dell'impianto frenante. Attraverso le esperienze maturate nelle competizioni sportive e l'evoluzione coerente delle nozioni acquisite nella costruzione di vetture sportive, anche nella nuova 911 Carrera è confluita una serie di migliorie che eleva ancora una volta il livello pressoché non uguagliato degli impianti frenanti Porsche.

Già con l'azionamento del pedale del freno inizia la serie di vantaggi dell'impianto frenante Porsche sulla 911 Carrera. La modulabilità della capacità di frenata è ottimale. Ciò è riconducibile tra l'altro alla disposizione trasversale al senso di marcia della pompa di comando e del servofreno. Grazie al proporzionamento molto preciso della moltiplicazione di una leva di rinvio supplementare per il pedale del freno si è ottenuto un incremento lineare della moltiplicazione per tutta la corsa del pedale del freno.

Sulla 911 Carrera viene impiegato per la prima volta il nuovo sistema antibloccaggio ruote ABS 5 che si avvale di algoritmi di regolazione ottimizzati. Ciò si ripercuote soprattutto su superfici stradali difficili da calcolare perché disomogenee. Fondi stradali in parte asciutti irregolarità del fondo stradale o strade fangose sono situazioni controllabili solo con difficoltà, nelle quali è richiesto un sistema antibloccaggio funzionante in maniera ottimale. Interagendo con le valvole regolatrici della pressione frenante, ottimizzate al fine di ottenere tempi di risposta più brevi, l'impianto ABS 5 montato di serie può in talune circostanze raggiungere un accorciamento decisivo degli spazi di frenata rispetto agli impianti ABS di tipo tradizionale.

Dischi freno maggiorati e perforati

Per quanto riguarda i freni stessi, la Porsche ha optato per l'adozione del freno a disco a pinza fissa immediatamente superiore in termini di efficienza nel sistema modulare dei freni Porsche. Quindi lo spessore dei dischi freno dal diametro di 304 mm è aumentato da 28 a 32 mm. Nel contempo è aumentata la superficie utile di ciascuna delle quattro pastiglie freno di circa il 45 per cento rispetto al modello precedente già noto per i suoi valori di decelerazione fuori del comune. Sia anteriormente che posteriormente vengono adottate pinze fisse in lega leggera a quattro pistoncini che si contraddistinguono soprattutto per la loro efficacia precisa e per il loro elevato potenziale di smaltimento di calore.

La perforazione dei dischi freno anteriori e posteriori non solo aumenta lo smaltimento di calore, bensì riduce anche il tempo di risposta nelle frenate sul bagnato. L'adduzione mirata di aria fresca mediante apposite canalizzazioni nel frontale della vettura e l'asportazione di calore attraverso le ruote in lega leggera aumentano la resistenza al fading dei freni nel caso di sollecitazioni estreme.

Ruote in nuovo disegno

Le ruote sono conformate in modo che a velocità sostenuta l'aria riscaldata venga aspirata verso l'esterno, mentre guidando a velocità bassa con il pedale freno azionato, per esempio nell'attraversamento di un valico, venga irradiato il massimo calore possibile. Esse sono realizzate in alluminio, secondo il procedimento di colata a bassa pressione, e grazie al loro nuovo disegno sono più leggere delle ruote finora adottate. Si è potuto ridurre anche il peso delle ruote da 17 pollici in "Cup Design", proposte come optional, risparmiando circa 1,5 chilogrammi per ciascun cerchio.

Il passaggio alla nuova 911 Carrera comprende anche un'evoluzione aggiornata nella scelta dei pneumatici. Le ruote più larghe rispettivamente di un pollice (davanti 7, dietro 9 pollici), anteriormente sono equipaggiate con pneumatici della misura 205/55 ZR 16 e posteriormente con pneumatici 245/45 ZR 16. Rispetto al modello precedente l'ottimizzazione ha consentito di ottenere, con gommatura e condotta di guida paragonabili, miglioramenti in termini di usura, resistenza al rotolamento, rumore di rotolamento e potenziale di tenuta in deriva.

Scegliendo pneumatici invernali idonei, sulla 911 Carrera si possono montare anche catene da neve. I ruotino di scorta si trova come nel modello precedente sotto il vano bagagli utile, nella parte anteriore della vettura. Si tratta di un pneumatico ripiegabile. Pertanto oltre agli attrezzi necessari per il cambio di una ruota nonché ai guanti protettivi, fanno parte della dotazione per il caso di foratura anche un piccolo compressore versatile e un manometro palmare.

Luce, suono e clima ottimizzati

L'adozione di una nuova tecnologia di illuminazione per abbaglianti anabbaglianti nella 911 Carrera garantisce un miglioramento decisivo dell'efficienza luminosa. La luce abbagliante è generata da fari poliellissoidali (sistema PES) con una lampada alogena del tipo H1. La luce abbagliante è intensificata da un riflettore a fuoco variabile (tecnica FV). Ambedue sono alloggiate in un grande modulo proiettore dalla forma ellittica.

La tecnica FV si basa su un progetto nel quale la distanza focale del riflettore stata calcolata per ogni punto della superficie riflettente. Quindi e’ già il riflettore, e non solo il cristallo diffusore, a generare la desiderata distribuzione della luce. Ciò, d'altro canto, ha reso possibile nuove libertà nel disegno del cristallo diffusore. Un ugello ad alta pressione, montato di serie, tramite il quale il liquido detergente viene spruzzato con una pressione di due bar sul cristallo del proiettore, provvede alla pulizia del cristallo diffusore.

Come nuovo progetto d'avanguardia, la Porsche presenta un modulo proiettore che si avvale di una particolare facilità di manutenzione. Ribaltando semplicemente una leva situata nella zona anteriore del vano bagagli, si ottiene lo sbloccaggio dell'intero modulo proiettore. Quindi è possibile sfilare in avanti gruppo ottico dalla sua sede, con un semplice movimento della mano. Al rimontaggio, durante l'introduzione del modulo nella sua sede con successivo bloccaggio, vengono ripristinati tutti i collegamenti elettrici. La sostituzione di una lampadina o del modulo proiettore richiede pochissimo tempo, come pure l'orientamento dei proiettori.

I gruppi ottici con indicatori di direzione e proiettori fendinebbia, incorporati pressoché a filo nello scudo paraurti frontale, sottolineano la linea marcata della 911 Carrera.I proiettori fendinebbia adottano riflettori a ellissoide triassiale.

Fascione catarifrangente continuo tra i gruppi ottici posteriori

Sono stati ridisegnati anche i gruppi ottici posteriori. La posizione relativa dei gruppi ottici posteriore destro e sinistro e del fascione catarifrangente centrale può essere registrata, ragion per cui si ottiene un'impressione sempre ottimale della qualità della luce. Nel contempo fa il proprio ingresso la tecnica di assemblaggio mediante incollaggio quale nuova tecnologia produttiva. I gruppi ottici posteriori sono protetti da un foglio di teflon contro l'infiltrazione di acqua proiettata.

La nuova 911 Carrera è equipaggiata di serie con una combinazione di chiusura centralizzata e impianto d'allarme. Le porte possono essere bloccate dall'interno, premendo l'apposito interruttore. I pulsanti mobili per il bloccaggio delle porte sono stati sostituiti da diodi luminosi fissi che segnalano lo stato di bloccaggio delle porte e l'avvenuta attivazione dell'impianto d'allarme mediante un codice a lampeggio.

In cooperazione con altre Case automobilistiche si è potuta sviluppare una nuova centralina elettronica per il sistema airbag, con la quale i tempi di installazione risultano decisamente ridotti senza che peraltro ne sia penalizzata l'affidabilità. conducente può notare questo progresso soprattutto dal ridotto ingombro dell'airbag, grazie al quale è stato possibile il nuovo disegno elegante del volante.

La qualità sonora dell'impianto audio raggiunge una nuova dimensione

Come impianto audio la Porsche propone per la 911 Carrera il sintolettore "Blaupunkt Bremen RCM 43". Naturalmente è disponibile anche un apparecchio con lettore di CD. Il pacchetto sonoro Porsche, disponibile come optional addizionale, ha ricevuto una taratura e una dotazione completamente nuova. Tra le principali caratteristiche vanno annoverati l'ampliamento della risposta nel range delle basse frequenze e l'aumento netto del livello massimo di pressione acustica.

I dieci altoparlanti facenti parte del pacchetto sonoro sono pilotati da un amplificatore da 6 x 25 watt. Il sistema complessivo è stato adattato fin nei minimi dettagli all'acustica della vettura, con l'ausilio di sofisticati metodi di misurazione e di calcolo per cui esso rende possibile una riproduzione naturale di strumenti e voci.

Oltre a ciò, la Porsche a partire dal nuovo anno modello 1995 propone, quale prima Casa costruttrice, un elaboratore digitale di campo sonoro (Digital Sound Processing) come equipaggiamento opzionale installato in fabbrica.

Come ulteriore offerta nuova, il cliente d'ora in poi potrà ordinare l'installazione di un radiotelefono GSM direttamente presso il suo concessionario Porsche. Il modulo ricetrasmittente con lettore di badge integrato O sistemato nella conca della ruota di scorta, all'interno del vano bagagli. Al fine di poter telefonare senza pregiudicare la sicurezza della circolazione è installato un dispositivo vivavoce.

Benessere garantito

Nella 911 Carrera l'impianto di condizionamento dell'aria a comando elettronico, disponibile a richiesta, offre la possibilità di regolazione "raffreddamento max": All'azionamento di tale comando, l'aria di raffreddamento viene convogliata nell'abitacolo solo attraverso le bocchette centrali e laterali. Gli occupanti in tal modo provano la sensazione di un raffreddamento particolarmente efficace e salendo sulla vettura riscaldata dai raggi del sole ricevono rapidamente il sollievo desiderato.

Il lunotto termico nella nuova 911 Carrera è dotato di un temporizzatore automatico. Azionando l'apposito interruttore, il conducente attiva due circuiti di riscaldamento per il rapido sbrinamento o disappannamento del lunotto. Dopo dodici minuti circa, un circuito di riscaldamento si disinserisce in automatico per ottimizzare il consumo di corrente. Il secondo circuito di riscaldamento viene quindi disattivato azionando nuovamente l'interruttore.

Della dotazione di serie fa parte la possibilità di regolare elettricamente gli specchietti retrovisori esterni. Essa avviene per mezzo di interruttori di nuova concezione collocati sul rivestimento interno della porta, all'altezza dello specchietto. Nella dotazione di base è anche compreso, come ulteriore elemento di sicurezza, il riscaldamento elettrico degli specchietti retrovisori esterni. Il computer di bordo con calcolo del consumo di carburante è disponibile come equipaggiamento opzionale.

Nuovo sistema di immobilizzazione con blocco motore

Già in occasione del Salone internazionale dell'automobile 1993 di Francoforte, la Dr. Ing. h.c. F. Porsche AG era la prima Casa costruttrice in grado di proporre di serie per tutti i modelli della gamma 911 un sistema di immobilizzazione con blocco motore valido secondo le norme Allianz allora vigenti.

A partire dal nuovo model year la Porsche equipaggia Ia 911 Carrera di serie con il blocco motore elettronico che risponde ai più severi requisiti della Allianz che entreranno in vigore nel gennaio 1995.

ll blocco motore addizionale integra l'impianto d'allarme finora montato. Un intervento a codifica elettronica nel sistema di controllo del motore rende impossibile l'avviamento del motore quando il blocco motore è attivato. II nuovo sistema viene attivato in automatico, sia al momento in cui vengono bloccate le portiere sia dopo che sono trascorsi 90 secondi. Il blocco motore è studiato in modo che sia impossibile escluderlo mediante la cortocircuitazione o l'interruzione di singoli cavi e fili elettrici. Persino se si interrompe l'alimentazione elettrica della vettura, Io stato operativo del nuovo blocco motore rimane invariato. La protezione antifurto può essere disattivata solo facendo uso dello specifico radiocomando a codice variabile.

Ogni volta che si preme il pulsante del trasmettitore palmare, viene emesso un codice randomico scelto tra oltre 68 miliardi di combinazioni possibili. Quando il blocco motore nella vettura riconosce un segnale codificato valido, ciò viene segnalato dal lampeggio dei diodi che segnalano l'operabilità dell'impianto d'allarme incassati sui bordi superiori delle porte.

Le più rilevanti innovazioni rispetto al precedente sistema di immobilizzazione consistono nell'esecuzione di un intervento a codifica elettronica da parte della centralina del blocco motore nella centralina DME attraverso una linea dati, nonché nella segnalazione dello stato del blocco motore per mezzo di una lampada spia. D'altro canto, oltre che con il radiocomando il blocco motore può essere disattivato anche immettendo un codice segreto specifico della vettura, cosicché la vettura può essere avviata anche nel caso che il radio- comando non funzionasse. blocco motore si compone di una centralina elettronica e di due trasmettitori palmari con la centralina DME adattata. All'occorrenza è possibile ordinare un numero massimo di due radiocomandi supplementari tramite il Servizio Ricambi Porsche.

La Porsche 911 conserva il suo caratteristico "suono"

Gli autoveicoli diventano sempre più silenziosi in termini di rumorosità esterna. Anche la nuova Porsche 911 segue questa tendenza e si presenta con una rumorosità interna ed esterna decisamente ridotta rispetto al suo predecessore. Di conseguenza la 911 Carrera già Oggi rispetta i valori limite delle emissioni acustiche che in futuro saranno obbligatori per legge. Vediamo i più rilevanti interventi per la riduzione della rumorosità a cui è stata sottoposta la 911 Carrera:

  • la riduzione dei rumori meccanici del motore grazie all'adozione di bielle e pistoni più leggeri, punterie idrauliche, un albero motore più rigido nonché, quale intervento secondario, l'ottimizzazione della carenatura del sottoscocca;
  • un sofisticato silenziatore di aspirazione, realizzato quale sistema a riflessione che integra nella costruzione fonoassorbente persino il manicotto di aspirazione e il filtro dellaria;
  • il nuovo impianto di scarico con camera di miscelazione, due catalizzatori con monoliti metallici e due silenziatori terminali con rispettivamente un terminale di scarico.

Il silenziatore di scarico stesso rappresenta un complesso sistema autonomo per la riduzione della rumorosità. In esso vengono adottati contemporaneamente tre metodi differenti per la riduzione del livello sonoro: la riflessione, l'assorbimento e l'interferenza. Il rumore viene dapprima attenuato tramite la ripetuta riflessione sulle pareti dei vari scomparti. Elementi imbottiti con materiale coibente acustico "assorbono" quindi una parte rilevante del rumore. Nel contempo si sfrutta il principio fisico dell'interferenza. Le onde sonore in sovrapposizione ma tra di loro sfasate, in parte si indeboliscono reciprocamente, e il livello sonoro diminuisce ulteriormente.

Si è tenuto conto dei pneumatici quale fattore di rumorosità

Uno dei fattori considerati corresponsabili della rumorosità di un veicolo è il rumore di rotolamento dei pneumatici. Tradizionalmente la Porsche intrattiene rapporti di collaborazione particolarmente stretti con rinomati fabbricanti di pneumatici, ragion per cui nella fase di sviluppo della nuova 911 Carrera, nello scegliere le gommature i progettisti erano in grado di porre particolare attenzione sugli aspetti rilevanti per la rumorosità, oltre che sui criteri della sicurezza e della dinamica di guida. In conseguenza di ciò, si sono potuti scartare tempestivamente dalle successive fasi di sperimentazione e di sviluppo quei pneumatici che erano risultati troppo rumorosi per via della mescola o del disegno del battistrada.

In tutti gli sviluppi, uno degli obiettivi prioritari era di conservare il "suono" caratteristico della Porsche 911. E' stato soprattutto il Gruppo Acustica, istituito appositamente per tale scopo nel Centro Ricerche e Sviluppo Porsche, a effettuare importanti lavori di analisi e di coordinamento in merito. Gli ingegneri e scienziati si sono potuti avvalere di innovativi metodi di misurazione e sistemi di calcolo che in parte sono stati sviluppati dalla stessa Porsche.

Si fa notare positivamente, soprattutto per il livello sonoro nell'abitacolo, il nuovo concetto di vetratura. Poiché le guarnizioni dei cristalli delle portiere sono state modificate e i cristalli laterali posteriori dell'attuale 911 Carrera sono montati a filo della carrozzeria, i fruscii aerodinamici sono sensibilmente ridotti. Questa miglioria, ovviamente, si riflette soprattutto alle velocità alte. Un ulteriore effetto positivo è dato dallo schema LSA della sospensione posteriore che su fondi stradali ruvidi o sconnessi provvede a una netta riduzione della rumorosità.

1995_RoW 1995_RoW